A renderlo noto l’avvocato della famiglia
Nuovo tassello nel caso dell’omicidio di Giulia Tramontano. Oggi, 6 giugno, l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, al termine del sopralluogo nella casa di Senago ha fatto sapere come sia stata ritrovata l’arma.
“L’arma è stata indicata, è stata repertata ,sapremo tutto quanto all’esito”.
Con un coltello Impagniatello ha ucciso la compagna. L’arma è stata prima pulsa e poi riposta in un ceppo portacoltelli sopra il frigorifero della cucina.
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Il sopralluogo nell’abitazione della coppia era iniziato questa mattina. L’abitazione si trova a poche centinaia di metri di distanza da via Monte Rosa, dove è stato trovato il corpo di Giulia.
Da questa mattina c’è stato un vero e proprio via vai. Prima i carabinieri che hanno tolto il sigillo all’abitazione, poi il furgone della scientifica e infine sono arrivati il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo.
Il sopralluogo nell’abitazione, ha detto l’avvocato della famiglia Tramontano “sarà utile per verificare effettivamente ogni elemento dell’azione relativa anche alla giusta contestazione delle aggravanti già riconosciute (nei confronti di Impagnatiello, ndr) e anche delle altre per le quali la procura giustamente al pari della famiglia vuole vederci chiaro”.
In contemporanea i carabinieri stanno cercando il cellulare di Giulia. L’oggetto, come Impagnatiello ha confessato, sarebbe stato gettato in un tombino alla fermata della metropolitana Comasina, a Milano. In uno dei tombini del parcheggio della stazione sono stati rinvenuti stamani la patente, il bancomat e la carta di credito.
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