Gaza, Emily la bimba di 8 anni creduta morta potrebbe essere in ostaggio

Gaza, Emily la bimba di 8 anni creduta morta potrebbe essere in ostaggio

Gaza, Emily la bimba di 8 anni creduta morta potrebbe essere in ostaggio. Ecco cosa si sa della bambina

Dal giorno dell’attacco dello scorso 7 ottobre al kibbutz Be’eri, quello in cui gli israeliani sono stati massacrati da Hamas, si sono perse le tracce della piccola Emily Hand, una bambina di 8 anni con nazionalità anche irlandese.

La bambina si trovava a casa di un’amica e dal momento del massacro si è ritenuto che fosse morta. Tuttavia, la famiglia oggi sostiene che la piccola possa essere viva e ostaggio di Hamas. Quel giorno, Emily era al kibbutz a casa di un’amichetta, che insieme alla madre, è stata rapita da Hamas. Quindi si pensa che anche Emily sia nelle mani dei terroristi.

La famiglia è chiaramente preoccupata e la sorella di Emily ha lanciato un appello a Channel 12. Natalie, la sorella della bambina, si è rivolta direttamente alla sorellina guardando in camera: «Voglio dirti che stiamo facendo di tutto per riportarti a casa. Sappiamo che sei tenuta in ostaggio. Ti amiamo tanto e ci manchi». Emily ha la doppia cittadinanza, sia israeliana che irlandese. Per questo motivo ha raccontato la sorella Natalie sempre a Channel 12: «Le autorità irlandesi hanno promesso di fare tutto il possibile per aiutarci».

Leggi anche: Ministro israeliano minaccia uso dell’atomica su Gaza

Secondo Save The Children: “Almeno 41 bambini sono stati uccisi in Cisgiordania dall’escalation di violenza iniziata il 7 ottobre, mentre le vite di migliaia di minori continuano a essere stroncate dagli incessanti bombardamenti a Gaza”. Secondo il Ministero della Sanità, a Gaza sono stati uccisi 3.760 bambini, mentre i media israeliani riferiscono che in Israele ne sono stati uccisi 30. Anche la violenza legata ai coloni e ai conseguenti sfollamenti forzati è aumentata vertiginosamente, l’ONU ha segnalato una media di sette incidenti al giorno dal 7 ottobre, che hanno provocato vittime palestinesi o danni alle proprietà palestinesi, rispetto ai tre incidenti al giorno dall’inizio dell’anno. “In Cisgiordania, almeno 111 famiglie, tra cui 356 bambini, sono state sfollate dall’inizio dell’escalation in corso. Dal 2022, quasi 2.000 palestinesi sono stati costretti a lasciare le proprie case a causa della violenza dei coloni, dal 7 ottobre abbiamo assistito a un aumento del 43% di questo fenomeno”.

Fonte immagine: https://twitter.com/Schulla007/status/1721364060846076334/photo/1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *