Esplode il caso nella lega di Calcio Femminile USA: si parla di abusi sessuali

Si parla di comportamenti reiterati

Esplode il caso delle violenze sessuali nel mondo del calcio femminile statunitense e nella Lega di calcio Femminile della NWSL, National Women Soccer League.

Si parla di abusi e comportamenti reiterati e continui. A renderlo noto Sally Q. Yates, procuratrice che da oltre un anno indaga sulle denunce di abusi nel mondo del pallone

«Gli abusi e le condotte inappropriate – verbali, psicologiche e sessuali – erano diventate sistemiche e diffuse fra molte società e allenatori» ha detto.

Dichiarazioni importanti che vanno a scoperchiare il vaso di Pandora per uno sport che al femminile è molto popolare negli Stati Uniti.

Stati Uniti che già dopo l’Olimpiade di Rio vennero travolti da una situazione simile con le molestie all’interno della Nazionale di Ginnastica Artistica, con vittima anche Simone Biles.

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Le prime accuse alla Lega di calcio americana erano arrivate dopo un articolo di The Athletic.
Veniva fatto il nome di Paul Riley, capo allenatore della North Carolina Courage e di suoi atteggimani inappropriati.
L’uomo ha sempre negato qualsiasi tipo di accusa e la lega non ha mai nemmeno preso nessun provvedimento teso a proteggere le ragazze.
Il Presidente della U.S. Soccer (United States Soccer Federation, la lega del calcio femminile) Cindy Parlow Cone Silla situazione a detto che: «spezza il cuore e crea profondo turbamento. Gli abusi descritti non hanno scuse».

Tra le accuse si parla di giocatrici obbligate a vedere film porno o ad avere relazioni non consenzienti.

Stando alle indagini quello che accadeva era noto però a tutti i vertici e nessuno ha mai fatto concretamente nulla. Solo le giocatrici hanno denunciato e provato a far sentire le proprie idee.

Nel report del procuratore si legge: «si sono moltiplicati gli atteggiamenti predatori dei coach».

Tre gli allenatori più coinvolti: Paul Riley, Rory Dames e Christy Holly.

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