Enrico Vanzina: “Vi Racconto Ugo Tognazzi”. In onda su Cine34, le anticipazioni

Enrico Vanzina: “Vi Racconto Ugo Tognazzi”. La nuova rubrica di approfondimento di Cine34 «Vi Racconto»

Secondo appuntamento con Enrico Vanzina e la nuova rubrica di approfondimento di Cine34 «Vi Racconto», in onda lunedì 13 novembre, in seconda serata. Questa settimana, il personaggio al centro della puntata è uno dei volti più importanti della commedia all’italiana: Ugo Tognazzi.

A seguire, in omaggio allo straordinario talento del poliedrico artista cremonese, in una delle sue migliori interpretazioni: il film di Dino Risi, In nome del popolo italiano. Qui, in coppia con Gassman, Tognazzi è un magistrato solitario, integerrimo, implacabile e integralista, cui dona ombre di amarezza, solitudine, rancore. L’opera, prima letta come manifesto dei pretori d’assalto e poi come antesignana della stagione di Mani Pulite, mette a fuoco le pieghe più bieche dell’italianità: pregiudizi, individualismo, opportunismo, mancanza di coraggio.

Istrionico sin da ragazzino, Tognazzi debutta in RAI nel ’45, nella radio-commedia Cosa succede in casa Rossi?. La sua comicità amichevole e sottotono, senza travestimenti, basata sulla dialettica verbale, segue la vena del provinciale, agrodolce e sornione.

Leggi anche –> Amici, dalla classifica finale ai premi: i momenti salenti dell’ottava puntata

L’esordio sullo schermo arriva con I cadetti di Guascogna (1950), di Mario Mattoli, ma a far esplodere la popolarità di Tognazzi sono la televisione e il sodalizio artistico con Raimondo Vianello. La consacrazione della coppia arriva con lo show Un, due, tre (1954-5), dove i due propongono una comicità sui toni della freddura, del cinismo e del nonsense all’inglese. Il duo sfugge alle maglie censorie della RAI, perché i loro sketch sono in diretta: ed è così, che un’imitazione del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi viene sanzionata con la chiusura del programma e l’allontanamento dal piccolo schermo dei suoi protagonisti.

Nel ’61, Tognazzi si dà alla regia, dirigendosi ne Il mantenuto, ma è con La marcia su Roma, di Dino Risi, che approda alla maturità professionale: la sua versatilità lo rende uno dei volti ideali nella stagione aurea della commedia all’italiana che, con Sordi, Gassman, Manfredi e Mastroianni, lo annovera tra i cinque colonnelli del cinema italiano. Negli anni ‘80 arrivano i clamorosi successi della trilogia di Amici miei, i due Il vizietto, e il capolavoro di Marco Ferreri La grande abbuffata.

Nello stesso tempo, complice il giornale satirico Il Male, Tognazzi fa credere di essere il grande vecchio delle Brigate Rosse: si attira molte critiche, ma Tognazzi rivendica il proprio mascettiano diritto allo scherzo goliardico.

Anche se con La tragedia di un uomo ridicolo, di Bernardo Bertolucci, Tognazzi vince il Prix d’interprétation masculine a Cannes, il diradarsi di occasioni e proposte diventa motivo di depressione: decide così di tornare al teatro, chiamato da Giorgio Strehler a Parigi, alla Comédie française, per interpretare, in francese, il padre dei Sei personaggi in cerca d’autore.

Sul fronte privato, Tognazzi è stato un grande seduttore: Pat O’Hara gli dà il primo figlio, Ricky; sposa poi Margarete Robsahm, madre del secondo, Thomas; quindi va a nozze con Franca Bettoja, dalla quale ha già avuto Gianmarco e Maria Sole.

Nella tenuta di Velletri, Tognazzi crea così, in anticipo sui tempi, la sua famiglia allargata, dove vivono o sono ospiti tutti i figli.

La stessa dimora diventerà la sede di un torneo annuale di tennis, oltre che cenacolo di amici e colleghi, in cui Tognazzi si esibisce come cuoco. Una passione che porta l’attore a pubblicare libri di ricette e a dirigere la rivista Nuova cucina.

Muore, colpito da un ictus, il 27 ottobre 1990, a Roma.

Vanzina, sceneggiatore, produttore cinematografico, regista e scrittore, tra i massimi esponenti della commedia all’italiana, autore di film di enorme successo di pubblicosu Cine34 racconta al pubblico degli appassionati del cinema italiano – cui il canale diretto da Marco Costa è esclusivamente dedicato -, una galleria di personaggi di prima grandezza, partendo dalle emozioni e dalle esperienze vissute sul set in oltre quarant’anni di carriera, prima con il padre Stefano e poi con il fratello Carlo.

Nei prossimi appuntamenti, Vanzina ricordacon grazia e affetto, Alberto Sordi, Gigi Proietti, Nino Manfredi, Monica Vitti, Mariangela Melato, Virna Lisi, Stefania Sandrelli, Isabella Ferrari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo si chiuderà in 0 secondi