Elisabetta Franchi si difende: «Ho sempre sostenuto le donne»

Elisabetta Franchi

È stata condannata per discriminazione

La stilista Elisabetta Franchi, proprietaria dell’omonimo brand, è stata condannata nelle ultime ore per discriminazione. La Franchi aveva detto di preferire le donne sopra i 40 anni poiché «sono già sposate, hanno già avuto figlie o si sono già separate».

La sua società Betty Blue spa ha così avuto 5 mila euro di sanzione.

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Elisabetta Franchi ha così scelto di difendersi dalle pagine de Il Giornale. «Io in quelle parole non mi rivedo, quella frase non mi rappresenta, con il significato che mi è stato attribuito. Io parlavo della classe dirigenziale. Delle persone ai vertici. Non parlavo degli operai né degli impiegati. E dicevo che i dirigenti comunque arrivano a certi livelli solo a una certa età. Ed è la pura verità. Non è che esci dall’università e diventi dirigente. C’è un percorso, richiede qualche anno».

Cerca di difendersi anche per le accuse di discriminare le donne: «Il 78 per cento dei miei dipendenti sono donne. Ho cinque dirigenti donne. Tra gli operai c’è un 51 per cento di donne, tra gli impiegati l’80 per cento. Mi sa dire dov’è la discriminazione?».

Poi sull’età media la Franchi dice: «Per carità. Il 51 per cento di queste donne sono sotto i 40 anni. Io semplicemente ho detto che per le donne spesso c’è quel famoso tetto di cristallo che tutti sappiamo. La mia è stata una denuncia. È inutile che facciamo finta che non sia così. Tante ragazze restano a casa perché hanno un bambino, e perché non si trova l’asilo nido, oppure costa troppo, e per tante altre ragioni. Si fermano lì. Preferiscono rinunciare al lavoro. Eccolo il tetto di cristallo che facciamo finta di non vedere. Io questo ho raccontato».

Elisabetta Franchi prova così a spiegare cosa voleva dire con quelle frasi: «denunciavo il fatto che le donne spesso devono scegliere tra la vita privata e la carriera. Tra l’altro in quella dichiarazione per la quale sono finita sotto processo dissi: io sono donna e ho un’impresa soprattutto di donne. Quello che dico non riguarda la mia azienda: vi dico come ragionano gli imprenditori. E vi segnalo i problemi che ci sono sul lavoro».

Poi precisa: «Io le donne le ho sempre sostenute. Io sono una donna che si è costruita da sola. Sono una madre. Ho una figlia che non voglio che subisca nessuna discriminazione».

 

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