Caso La Russa, è caccia al secondo complice

Ignazio La Russa

Il presunto stupro sarebbe avvenuto con la collaborazione di una seconda persona

Da ormai settimane tiene banco il presunto caso di stupro di Leonardo La Russa. Insieme al figlio del Presidente del Senato sarebbe stata coinvolta una seconda persona.

Quest’ultima era stata identificata con il nome di DJ Nico che avrebbe avuto un rapporto con la vittima. Ma dov’è questa seconda persona?

Secondo La Verità il nome non sarebbe reale: il presunto complice sarebbe uno dei tre DJ che lavorano nel club di Milano, l’Apophis.

L’avvocato di uno dei tre ne ha parlato così al quotidiano.

«Se ci fosse stato lui non sarebbe successo quello che è successo». I tre dj che hanno suonato nel locale milanese il 18 maggio sono  Tommy Gilardoni, Luca Valenti e Roy Ventura, ovvero Andrea Picierno.

A parlare è il legale di Picierno. Non sarebbe stato lui dal andare da La Russa e sarebbe stato nominato come avvocato per «altre cose e mi ha chiesto di gestire anche questa situazione. Perché l’hanno subissato di chiamate per questa cosa, visto che era uno dei dj della serata».

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E spiega: «se ci fosse stato lui, conoscendo il ragazzo, non sarebbe successo quel che è successo. Perché Picierno è molto serio. Fa il dj, ma ha anche una partita Iva. Credo come geometra. È una persona perbene».
Il Dj sarebbe, stando a La Verità, Tommy Gilardoni che lavora a Londra all’Omeara Club. Il quotidiano ha provato a raggiungerlo ma senza successo e per il momento non è ancora stato sentito e non ci sono accuse a suo carico.
Della presenza di altre persone ne ha parlato lo stesso Ignazio La Russa. C’erano altri due amici del figlio che studiano e lavorano a Londra.

 

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