Ancona, il padre della 15enne suicida: “nessun matrimonio combinato”. In passato, però, c’era stata una segnalazione ai servizi sociali
Particolarmente provato all’uscita dell’obitorio, il padre della 15enne suicida ad Ancona ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa. Ha detto l’uomo: “Non c’era nessun matrimonio combinato, mia figlia era una bambina”.
A parlare è anche il fratello della ragazza: “Non sappiamo nemmeno noi cosa è successo e vogliamo la verità. Nella nostra comunità c’è anche gente cattiva, che ha detto cose brutte di mio padre, non sono belle persone quelle. La Procura indaga sì, ma poi bisogna vedere se è vero quello che dicono. Se non è vero, cosa succede? Per noi ora è il momento del dolore, che non auguriamo a nessuno di provare, nemmeno al nostro peggiore nemico”.
Tuttavia, anche se il padre e la famiglia negano l’ipotesi delle nozze combinate, queste sembrano trovare sempre più forza con il passare delle ore.
Secondo quanto riportato da Ancona Today, “della vicenda si erano interessati anche i servizi sociali del comune di Ancona, dopo che la ragazzina, lo scorso anno, mentre frequentava la terza media, si era confidata con una insegnante”. La ragazza aveva raccontato che il padre voleva che finite le scuole medie e si sposasse in Bangladesh. Dopo il racconto della ragazza, era stata fatta una segnalazione alla procura minorile, “che aveva disposto il divieto di espatrio per la ragazza. Era stato anche avviato un percorso con un consultorio familiare, al termine del quale i genitori erano stati dichiarati idonei a esercitare la potestà genitoriale”.
Leggi anche: Ancona, morta una 15enne, indagato il padre. Ecco il motivo
Anche il legale del padre, l’avvocato Jacopo Casini Ropa, è intervenuto e ha detto ai giornalisti: “Non c’erano particolari tensioni in casa, è una famiglia allargata e non c’era una situazione di particolare tensione. Nemmeno loro si capacitano di quanto successo. Oggi questa ragazzina è figlia di tutti, in un momento di grande dolore”.
Lascia un commento