Ancona, morta una 15enne, indagato il padre. Ecco il motivo che potrebbe esserci dietro al drammatico gesto
Aveva solo 15 anni la ragazza bengalese che ad Ancona lo scorso lunedì si è suicidata lanciando dal terrazzo della sua stanzetta. La giovane ha compiuto un gesto volontario stando al racconto di un testimone oculare. Secondo il testimone, l’adolescente era già fuori dalla ringhiera quando si è lasciata cadere da un’altezza di circa 10 metri. La giovane non ha gridato né ha chiesto aiuto. Questo ha fatto pensare al gesto volontario, ma da chiarire resta il contesto in cui è maturata la scelta della ragazza.
Per questo motivo il pm della Procura di Ancona, Andrea Laurino, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. L’unica persona indagata risulta -per ora come atto dovuto – il padre della ragazza. Le indagini, in particolare sarebbero volte all’approfondimento di alcuni dissidi interni alla famiglia. Sembra che nei giorni precedenti, la giovane abbia litigato con il padre in merito ad un viaggio che lei avrebbe dovuto fare e che l’avrebbe trattenuta diversi mesi nel paese di origine. La giovane non voleva, forse per non perdere giorni di scuola o forse perché sospettava qualcosa di diverso. Infatti, in Bangladesh sono ancora abbastanza diffusi i matrimoni combinati con spose minorenni.
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Un altro elemento su cui gli investigatori stanno lavorando riguarda una visita ginecologica fissata per martedì, il giorno dopo il suicidio, visita che la giovane non voleva fare. Gli investigatori hanno sequestrato il diario e il cellulare della giovane, ma stanno sentendo anche gli amici e le persone con cui potrebbe essersi confidarsi.
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