Amadeus si sbilancia e parla del futuro tra Sanremo e Eurovision

Non sembra ci sarà un Amadeus Ter

La vittoria dell’Eurovision dei Maneskin è anche frutto della scommessa di Amadeus che li ha voluti all’ultima edizione del Festival di Sanremo 2021.

“Pensateci: se quest’anno non ci fosse stato Sanremo, ora non saremmo qui a festeggiare la vittoria dei Maneskin in Europa: sarebbe stato un danno per la musica italiana”.

Lo ha detto il conduttore e direttore artistico dell’ultima stagione che a “Il Messaggero” non solo ha parlato della vittoria della band ma anche di un suo ritorno sul palco dell‘Ariston.

Il Festival mi auguro di poterlo condurre ancora, se la Rai lo vorrà. Ma non nel 2022: Sanremo ha bisogno di energie particolari. Da gennaio a dicembre lavoro su tanti progetti, non c’è solo Sanremo nella mia vita: la mole di lavoro comincia a essere importante.

Se per il momento le porte del Festival sono chiuse magari si apriranno quelle dell’eurovision che in virtù della vittoria si svolgerà in Italia.

Prenderei in considerazione l’offerta. E’ pur sempre la Champions League della musica.

Come ha spiegato il direttore di Rai 1 Stefano Coletta, al Corriere della Sera, a breve dopo aver organizzato il prossimo Sanremo 2022 partirà anche l’organizzazione dell’Eurovision.

Lo dico con orgoglio: realizzeremo un evento alla portata del nostro talento, mantenendo le caratteristiche del Made in Italy, tra cui una certa capacità empatica. L’entusiasmo sarà superiore alle problematicità, basta non perdere il coraggio di essere contemporanei, elevando i linguaggi e le espressioni al tempo di oggi. Per fare qualità, bisogna mettere in campo delle risorse. Ma credo che l’occasione sia talmente ghiotta che si troverà il modo e le risorse per fare uno show di livello.

 

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