Abusi sessuali su pazienti minorenni, arrestato uno psicologo

Abusi sessuali su pazienti, arrestato uno psicologo. Alcune delle presunte vittime erano minorenni all’epoca dei fatti

I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il 2013 e il 2023 fino alla denuncia di una giovane vittima che all’epoca dei fatti era minorenne. Siamo a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, dove uno psicologo è accusato di abusi sessuali aggravati esercitati nei confronti di alcune ragazze minorenni e perché commessi ai danni di persone a lui affidate per ragioni di cura.

I pazienti minorenni, infatti, “trovandosi in condizioni di fragilità e vulnerabilità, si erano rivolte al professionista per risolvere le loro problematiche personali”, spiega la procura di Pistoia. I pazienti vittime di abusi sarebbero in totale 10, di cui 7 minorenni all’epoca dei fatti.

Secondo la ricostruzione dei fatti, lo psicologo entrava in contatto con le giovani vittime nelle scuole dove operava. Infatti, l’indagine ha preso il via dopo la denuncia formalizzata, nel gennaio 2023, di una vittima, la quale, all’epoca dei fatti 14enne: “rappresentava di aver conosciuto lo psicologo durante alcuni incontri di presentazione organizzati da un istituto scolastico della provincia che frequentava, volti a far conoscere gli obiettivi e la funzione di sportelli dedicati”.

Secondo quanto riportato da Today.it “una volta instaurato un rapporto di fiducia con i giovani, lo specialista invitava loro a sottoporsi a una terapia privata nel proprio studio (nello stesso stabile in cui l’uomo viveva), “inizialmente insegnando tecniche di respirazione e rilassamento, ma arrivando poi a un vero e proprio contatto fisico” e altre tecniche definite “irregolari” dagli inquirenti”.

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Dalla perquisizione in casa e nello studio dello psicologo sono stati perquisiti materassini usati nel corso della terapia e supporti informatici. Da questi ultimi sono stati scoperte “alcune chat sui social network che lo psicologo – che si era iscritto con profili anonimi – intratteneva con alcune sue giovani pazienti. Lo stesso professionista in alcune circostanze avrebbe riconosciuto – secondo la polizia – di aver utilizzato metodi discutibili con alcune pazienti, confessando di temere le conseguenze dei suoi comportamenti: consapevolezza che non lo avrebbe però indotto a modificare il suo approccio”.

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