Morte di Chiara Bolognesi, riesumato il corpo dopo 31 anni. Similitudini con altri casi

Morte di Chiara Bolognesi, riesumato il corpo dopo 31 anni. Similitudini con altri casi

Morte di Chiara Bolognesi, riesumato il corpo dopo 31 anni. Similitudini con altri casi di due ragazze violentate

A distanza di 31 anni quello che allora sembrava essere stato un caso di suicidio si potrebbe rivelare un omicidio. Secondo gli investigatori il suicidio di Chiara Bolognesi potrebbe, invece, essere un omicidio. Nella giornata di ieri, 2 febbraio, carabinieri e polizia, con i delegati della procura di Forlì, il pubblico ministero Laura Brunelli e l’anatomopatologa Donatella Fedeli, hanno riesumato i resti di Chiara Bolognesi, che fu trovata morta nel fiume Savio di Cesena nell’ottobre del 1992.

In seguito alla denuncia dell’Associazione Penelope, sarebbe emerso un legame tra la morte di Chiara, la scomparsa di Cristina Golinucci., svanita nel nulla un mese prima di Chiara e altre due ragazze, che avrebbero subito abusi sessuale. L’indiziato sarebbe un uomo, che sarebbe entrato in contatto con tutte e quatto le giovani e apparterrebbe alla sfera cattolica di Cesena.

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Presente all’esumazione anche il padre di Chiara, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione, tuttavia l’anatomopatologa ha dichiarato di avere a disposizione “strumenti e tecnologie all’avanguardia ed eccezionali”, in grado di poter far luce sull’accaduto. La procura ha aperto un fascicolo di indagine, ma nessun nome per ora è stato iscritto.

Le nuove indagini si basano su reati di abusi mai denunciati alle forze di polizia. A raccontarlo sarebbero state alcune testimonianze, raccolte nel 2010 e che insieme ad altri elementi, sono alla alla base della riapertura del caso.

Scrive l’avvocato di Penelope Barbara Iannuccelli:
“Chiara Bolognesi, 18 anni. Cristina Golinucci, 21 anni. Unite da un unico destino. Perché un uomo ha deciso di ammazzarle. Dopo 30 anni forse la verità. Il corpo di Chiara verrà riesumato domani. Cristina la stiamo ancora cercando. Nelle mie mille notti sulle carte ho immaginato i loro ultimi istanti di vita.. nei loro sguardi gli occhi di un feroce assassino… non gli occhi o il profumo della loro mamma. Non le braccia accoglienti di chi le amava.
Un assassino. Dopo trent’anni non si può più aspettare… l’esasperazione esplode in tutte le sue forme.”
Fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=561729819325405&set=a.556374593194261

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