Viterbo, esplosione in un centro migranti: 12 i feriti compresi dei bambini

Viterbo, esplosione in un centro migranti 12 i feriti compresi dei bambini

Viterbo, esplosione in un centro migranti: 12 i feriti compresi dei bambini. Ecco la ricostruzione dei fatti

Una notte di paura a San Lorenzo Nuovo, nel Viterbese, a causa di una violenta esplosione in una struttura che accoglie migranti. L’esplosione si è verificata in una palazzina, nella zona industriale. La struttura, di due piani, è crollata e in cui vi risiedevano circa 330 persone.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, per prestare soccorso. Nessuna persona risulta deceduta, ma i feriti sono 12, alcuni sarebbero anche minori. Di queste, 4 sarebbero in condizioni più gravi, di cui una persona in coma. Non sembrerebbero esserci altre persone sotto le macerie, tutti sarebbero stati tratti in salvo. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della zona.

Sono in corso indagini delle forze dell’ordine per individuare le cause dell’esplosione e del crollo. Secondo quanto si apprende, la prefettura di Viterbo ha riunito nella notte il il Centro operativo comunale per la gestione dell’emergenza.

“L’emergenza è finita e per fortuna non vi sono state conseguenze negative, saranno le indagini a chiarire cosa ha causato l’esplosione”. Lo ha detto all’agenzia LaPresse, il sindaco di San Lorenzo Nuovo, in provincia di Virerbo, Massimo Bambini, in merito all’esplosione avvenuta nella notte nella zona industriale della città, in una struttura che ospita richiedenti asilo: “Siamo stati subito allertati e ci siamo attivati” per gli interventi necessari, ha concluso il primo cittadino.

Probabilmente si tratta di una struttura di seconda accoglienza, la quale inizia dopo che la domanda di protezione internazionale è stata presentata e si svolge presso strutture gestite da enti locali, associazioni o cooperative sociali. In questa fase, i migranti hanno diritto a un sostegno più ampio, che comprende anche l’assistenza legale, l’orientamento socio-culturale e il supporto all’inserimento lavorativo. I centri di accoglienza in Italia sono di diversa tipologia, a seconda della fase di accoglienza e della tipologia di migranti che vi sono ospitati.

I centri di seconda accoglienza sono strutture a carattere residenziale, che hanno una durata massima di 36 mesi. I migranti che vi sono ospitati sono titolari di protezione internazionale, minori non accompagnati o migranti che hanno presentato ricorso contro il diniego della protezione internazionale.

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Il sistema di accoglienza dei migranti in Italia è stato oggetto di numerose critiche, soprattutto per la sua frammentazione e per la mancanza di coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte. Inoltre, sono stati sollevati dubbi sulla qualità dell’accoglienza offerta nei centri, che spesso è insufficiente a soddisfare i bisogni dei migranti.

In particolare, si sono evidenziati i seguenti problemi:

Carenza di posti: il numero di posti disponibili nei centri di accoglienza è spesso insufficiente a soddisfare la domanda, che è in costante aumento.

Condizioni di vita precarie: i centri di accoglienza spesso si trovano in condizioni precarie, sia dal punto di vista delle strutture sia dal punto di vista della gestione.

Mancanza di percorsi di integrazione: i percorsi di integrazione offerti ai migranti spesso sono insufficienti a favorire il loro inserimento nella società italiana.

Fonte immagine: https://twitter.com/vigilidelfuoco/status/1721869060172833025/photo/1

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