Triplice omicidio di Altavilla, la reazione dei presunti complici davanti al Gip
Triplice omicidio di Altavilla, la reazione dei presunti complici davanti al Gip. Ecco cos’hanno detto Massimo Carandente e Sabrina Fina
Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i presunti complici della strage di Altavilla Milicia. La coppia, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha deciso di non rispondere alle domande del Gip nel corso dell’udienza di convalida del fermo tenutasi questa mattina.
Al termine dell’udienza i legali della coppia Vincenzo e Sergio Sparti hanno detto: “Confermiamo che i nostri assistiti si dichiarano innocenti. C’era una conoscenza con Giovanni Barreca – hanno detto – c’è una presenza direi totalizzante della religione nella loro vita”.
L’accusa ha chiesto per la coppia la convalida del provvedimento e la conferma della custodia cautelare in carcere, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere.
Si è conclusa presso il carcere Pagliarelli di Palermo, anche l’udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca. “Nelle prossime ore avremo l’esito della convalida o meno – spiega l’avvocato Giovanni Barracato, difensore di Barreca – è estremamente provato e sconvolto. Ha fatto trasparire questo suo momento di sconvolgimento totale. Questa mattina era molto nervoso”.
Leggi anche: Cisterna di Latina, il racconto del benzinaio che ha soccorso la 22enne
L’uomo sembra fosse ossessionato dalla religione. “Mia moglie e i miei figli erano posseduti da Satana” avrebbe ripetuto più volte agli inquirenti. La pista della setta e del fanatismo religioso resta per ora quella più accreditata dagli inquirenti.
Lascia un commento