Triplice omicidio di Altavilla, la reazione dei presunti complici davanti al Gip

Palermitano, uomo uccide moglie e figli. Si segue la pista delle setta

Triplice omicidio di Altavilla, la reazione dei presunti complici davanti al Gip. Ecco cos’hanno detto Massimo Carandente e Sabrina Fina

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i presunti complici della strage di Altavilla Milicia. La coppia, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ha deciso di non rispondere alle domande del Gip nel corso dell’udienza di convalida del fermo tenutasi questa mattina.

Al termine dell’udienza i legali della coppia Vincenzo e Sergio Sparti hanno detto: “Confermiamo che i nostri assistiti si dichiarano innocenti. C’era una conoscenza con Giovanni Barreca – hanno detto – c’è una presenza direi totalizzante della religione nella loro vita”.

L’accusa ha chiesto per la coppia la convalida del provvedimento e la conferma della custodia cautelare in carcere, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere.

Si è conclusa presso il carcere Pagliarelli di Palermo, anche l’udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca. “Nelle prossime ore avremo l’esito della convalida o meno – spiega l’avvocato Giovanni Barracato, difensore di Barreca – è estremamente provato e sconvolto. Ha fatto trasparire questo suo momento di sconvolgimento totale. Questa mattina era molto nervoso”.

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L’uomo sembra fosse ossessionato dalla religione. “Mia moglie e i miei figli erano posseduti da Satana” avrebbe ripetuto più volte agli inquirenti. La pista della setta e del fanatismo religioso resta per ora quella più accreditata dagli inquirenti.

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