Stresa-Mottarone: sono state rese note le testimonianze di tre persone che hanno visto ciò che è accaduto il giorno della tragedia
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un gruppo di tre amici che stava passeggiando lungo il sentiero che conduce al Mottarone avrebbe notato qualcosa di anomalo nella salita di una delle cabine il giorno della tragedia.
Marcella Pepice, una delle tre persone sul sentiero ha dichiarato: “Stavo facendo una passeggiata con una coppia di amici sul sentiero che porta al Mottarone, ero giunta quasi all’arrivo della funivia, proprio sotto la stazione. Mi sono girata per fare qualche foto e ho visto la cabina che stava salendo adagio adagio”. In questo momento la donna si accorge che c’è qualcosa di strano, infatti aggiunge: “Siccome faccio spesso questo sentiero, già mi era capitato di vedere la cabina in fase di arrivo. Ma questa volta ho notato una stranezza: era troppo bassa rispetto al solito. E così ho allertato la mia amica Marianna, dicendole di spostarsi. Poi ho visto entrare la cabina in stazione e circa 30 secondi dopo ho sentito un fruscio, come di una carrucola che stava scendendo velocemente, un rumore metallico secco».
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A questa dichiarazione si aggiunge anche quella del marito di Marianna, Renzo Libanoro, il quale ha raccontato: «Dopo un po’ ho sentito un rumore molto forte e strano, assomigliava a una frustata. Ha avuto una durata di circa cinque secondi. Sono riuscito a vedere un cavo d’acciaio che si era staccato. La parte finale era collegata a qualcosa delle dimensioni di circa mezzo metro».
Il racconto è al vaglio degli inquirenti per le valutazioni del caso, ma sempre sul Corriere della Sera si leggono le valutazioni di alcuni tecnici che dicono: «La quota della cabina non è determinata dalla fune che si è rotta ma da quella portante, che è rimasta integra, così almeno pare» e «Forse si stava sfilacciando la traente». Adesso saranno le perizie degli incaricati della Procura ad approfondire anche questo aspetto.
Fonte immagine: radiopopolare.it
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