Federica Pellegrini rompe il silenzio: il monologo sugli uomini a Le Iene
In occasione della sua partecipazione a Le Iene in veste di conduttrice, Federica Pellegrini ha deciso di parlare degli uomini
Nell’edizione di quest’anno, ad affiancare Nicola Savino a Le Iene vi è una conduttrice diversa ogni sera.
Nelle scorse settimane vi sono state Lodovica Comello, Elodie, Francesca Fagnani e Elena Santarelli. Per citarne alcune. Ieri sera è stata la volta di Federica Pellegrini.
Dopo l’addio definitivo al nuoto con l’ultima gara avvenuta una settimana fa, la Divina ha iniziato una nuova vita con nuovi progetti.
Quella a Le Iene è la prima apparizione in tv dopo le gare di Riccione. Una perfetta iena che ha saputo unire momenti di ilarità a quelli di serietà.
Anche per lei vi è stato il momento del monologo. In questo caso, la campionessa di nuoto ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e di parlare degli uomini che da sempre “l’aspettano al varco”.
“Io non mi sono mai sottratta al confronto: so di avere carattere, e non me ne vergogno. Mi sono sempre battuta per ciò in cui credo, mi sono esposta e ho difeso le persone che amo, pagandone le conseguenze. Fa parte del gioco. Quindi ho accettato, ci ho pensato, e c’è una cosa che mi ha fatto riflettere in particolare: in tutti questi anni, in cui ho gareggiato contro le donne, perché mi sono dovuta confrontare molto più spesso con gli uomini?” Esordisce così Pellegrini.
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La nuotatrice continua: “Uomini che mi aspettavano al varco sia che vincessi, sia che perdessi. Perché se cadi sei un’atleta finita, e se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo. Piedistallo che, in ogni caso prima o poi paghi, perché se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso, è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa, se la tira. Così stanno tutti in attesa del disastro, tipo “guardiamo dallo spioncino che succede”, che se va male usciamo sul pianerottolo a festeggiare. Uomini che giudicavano la mia vita privata, perché se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un uomo di successo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini. Come quel figlio di un allenatore di nuoto, che quando ho difeso il mio coach ha twittato “eh sì, è lui il tuo pene dell’anno”. Una finissima analisi sportiva? Che poi mi chiedo, perché il pene dell’anno? È annuale, tipo il bollo della macchina?”.
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