Seconda udienza caso Regeni: le eccezioni della difesa e la richiesta di convocare Al-Sisi

Caso Regeni, cruciale l’udienza di oggi 16 aprile. Ecco perché

Seconda udienza per il processo Regeni: le eccezioni della difesa, la richiesta di convocare Al-Sisi e le parole di Giorgia Meloni

È iniziata oggi la seconda udienza del processo per l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016. Sono quattro gli agenti dei servizi segreti egiziani accusati del sequestro e della morte del giovane: Mahmoud Abdel Fattah Mahmoud Hendawy, Attia Mohamed Magdy Mohamed Ibrahim, Sherif Mohamed Hegazy Saber e Ussama Mostafa Mohamed Al-Attar.

Durante la prima udienza del 20 febbraio, i difensori degli imputati avevano presentato una serie di eccezioni per chiedere la nullità del decreto che dispone il giudizio. Le eccezioni riguardano principalmente la mancata notifica degli atti processuali alle autorità egiziane e la violazione del diritto di difesa degli imputati.

Oggi i giudici della prima Corte d’Assise di Roma dovranno rispondere alle eccezioni della difesa. La decisione potrebbe determinare il rinvio del processo o la sua prosecuzione. Le parti processuali hanno depositato all’attenzione dei giudici la lista dei testimoni che vorrebbero fossero convocati in aula. Tra questi figura anche l’attuale presidente della Repubblica egiziana, Abdel Fattah al-Sisi. La richiesta è stata avanzata dalla famiglia Regeni e dai loro legali, che chiedono di fare luce sul coinvolgimento delle autorità egiziane nella morte di Giulio.

Giorgia Meloni, mente era in missione a Il Cairo con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, ha dichiarato: “l’Italia cercherà di ottenere qualcosa di più per andare avanti sul fronte della legalità e della giustizia”. Aggiungendo poi: “L’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, c’è un processo in corso in Italia e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione in materia”.

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In questi anni, la famiglia di Giulio Regeni e la società civile italiana hanno organizzato numerose iniziative per chiedere verità e giustizia. La mobilitazione non si è mai fermata e continuerà fino a quando non saranno individuati i responsabili della morte di Giulio.

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