Sci, Sofia Goggia: “Ho finito le lacrime”

La sciatrice ha rotto il silenzio dopo la rottura del piatto tibiale

In pochi giorni è cambiato tutto per la sciatrice azzurra Sofia Goggia. La bergamasca domenica pomeriggio è caduta mentre scendeva a valle a Garmisch dopo che il Super G era stato cancellato.

Per l’italiana è arrivata la peggiore delle diagnosi: rottura del piatto tibiale e stagione finita a pochi giorni dai Mondiali di Cortina.

Tanti i messaggi di solidarietà e sostegno ricevuti in queste ore, da tutto il mondo dello sport e non solo.

Ci sono i messaggi di Michela Moioli amica e atleta di snowboard, della sciatrice Marta Bassino e poi di Federica Pellegrini, dell’ex pattinatrice Valentina Marchei, di Claudio Marchisio e della ginnasta Vanessa Ferrari (che di infortuni ne sa qualcosa).

Poi è arrivato anche un suo post che ha rotto il silenzio. Sofia è sincera, racconta di aver pianto tanto, di essere provata e di ricordarsi le urla di dolore durante la caduta quando già sapeva cosa stava succedendo.

Eppure ora, come scrive, è il momento di tirare fuori il coraggio “#onlythebrave” ovvero solo i coraggiosi.

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Un post condiviso da Sofia Goggia (@iamsofiagoggia)

Dopo trenta ore credo di avere finito le lacrime ma il tremendo dolore , misto all’enorme dispiacere, rimane dentro di me forte, fortissimo, assieme a un cuore che continua a dimenarsi, urlando e gridando tacitamente.

Sono le urla e quella sensazione di impotenza a bordo pista quando ho capito che la stagione era finita, la nostalgia delle cose che se ne vanno provata mentre scendevo in motoslitta, è lo sguardo del mio skiman che non riuscivo a sostenere pensando al sogno spezzato ma è anche l’amore delle mie compagne quando mi hanno circondata in un sincero abbraccio di gruppo (❣️) nella reception dell’hotel prima che tornassi in Italia: prendo tutto e lo porto con me.
Le cose vanno come devono andare per destino , coincidenze e scelte; voglio pensare che nulla , nulla accada mai per caso e che tutto contribuisca al compimento del disegno di ognuno di noi: è sempre stato così, e lo sarà ancora.

In quell’ottica fino a ieri c’erano i Mondiali: mi sento a pezzi.
Ma ora quella specula altro non fa che ricordarmi che è solo guardando in là, alzando lo sguardo, focalizzando le cose oltre la nostra visuale che si può vivere, e per quanto io sia lontana fisicamente da quello che può inquadrare quell’obbiettivo, cerco di metterlo a fuoco e di inseguirlo.
Per ripartire.
Per continuare imperterrita nel percorso.
Per andare avanti. Perché bisogna farlo.
Usque ad finem.
Ci vuole coraggio, e ora è necessario metterlo in campo.
#ONLYTHEBRAVE ❤️

Ps: … ma quella è la Muraglia Cinese???

 

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