Roma, scontri con la polizia per gli Stati Generali della Natalità: 5 i feriti

Roma, scontri con la polizia per gli Stati Generali della Natalità 5 i feriti

Roma, scontri con la polizia per gli Stati Generali della Natalità: 5 i feriti tra cui una ragazza colpita alla testa

Oggi, giovedì 10 maggio 2024 si è svolto a Roma un corteo di studenti contro gli Stati Generali della Natalità, con l’obiettivo di discutere il calo delle nascite in Italia.

La manifestazione, partita da piazzale degli Eroi, ha visto la partecipazione di circa 300 persone, per la maggior parte studenti minorenni. Il corteo si è snodato pacificamente per le vie del centro storico, ma quando è giunto nei pressi di Piazza Cavour dove sarebbe dovuto terminare, il corteo ha tentato di deviare per raggiungere il luogo in cui si tenevano gli Stati Generali, ovvero l’Auditorium Parco della Musica.

Alcuni manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone di polizia che presidiava l’area, lanciando vasi di fiori e scarpe rosse. La polizia ha risposto con cariche e l’utilizzo di spray urticante. Si sono verificati alcuni scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con alcuni feriti tra i giovani, tra cui una giovane colpita alla testa e soccorsa dal 118. Il bilancio definitivo della manifestazione è di cinque feriti.

Oltre agli scontri, da segnalare anche il rogo del programma “educare alle relazioni” del ministro Valditara da parte di alcuni manifestanti.

Gli studenti che hanno partecipato al corteo hanno espresso la loro contrarietà alle politiche nataliste proposte dal governo, ritenendole inadeguate e discriminatorie. L’iniziativa è organizzata e vede la partecipazione di giovani che aderiscono alle realtà Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza e studenti delle scuole superiori.

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«Gravissimo a Roma. La polizia carica con violenza il corteo di studenti e studentesse contro gli Stati Generali della Natalità, a cui oggi partecipa Valditara. – accusano dall’Osa, Opposizione Studentesca d’ALternativa, movimento delle scuole romane – L’ipocrisia di questo governo reazionario, che parla di natalità mentre semina morte, oppressione e precarietà, è infame. Ecco il vero volto del Governo Meloni: repressione e manganelli, i veri intolleranti e censuratori siete voi. Noi non ci fermeremo, il 1 giugno saremo in piazza per la manifestazione nazionale contro questo governo, per cacciarlo via».

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