Regionali Abruzzo, Giorgia Meloni scende in campo per Marsilio

Regionali Abruzzo, Giorgia Meloni scende in campo

Regionali Abruzzo, Giorgia Meloni scende in campo, mentre si attende il conteggio finale delle schede in Sardegna

Si è concluso ieri, 4 marzo, in Sardegna lo scrutinio delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede per le elezioni regionali di domenica 25 febbraio. In base ai dati ufficiosi, il divario tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu si sarebbe ridotto a circa 1.600 voti. La ratifica della vittoria di Todde non è ancora arrivata, ma la candidata della coalizione Pd e M5S si dice serena e vola in Abruzzo per sostenere il candidato del centrosinistra Luciano D’Amico.

A sostenere lo sfidante, Marco Marsilio, sostenuto dal centrodestra, sarà proprio Giorgia Meloni, insieme a Antonio Tajani, Matteo Salvini, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. Si voterà il prossimo 10 marzo, e “vince Marco Marsilio”, assicura all’Adnkronos Etel Sigismondi, coordinatore in Abruzzo di Fratelli d’Italia. Sigismondi aggiunge: “I sondaggi, gli ultimi pubblicati, ci dicono che Marsilio è in netto vantaggio con una media del 53%. Ma la forbice potrebbe ampliarsi ulteriormente“, osserva Sigismondi, confortato “non solo dai sondaggi ma anche dalla risposta della piazza in queste ore. La gente sta dimostrando grande affetto e apprezzamento per l’operato del presidente Marsilio”.

La segretaria del Pd, Ely Schlein si sente “fiduciosa perché in Abruzzo c’è una coalizione che tiene insieme tutte le forze alternative alla destra con una bella candidatura che è quella di Luciano D’Amico, un competente, che dovunque è stato, all’azienda dei trasporti o all’università di Teramo, ha sempre messo insieme delle ‘fabbriche di futuro’. È quello che serve dopo questi 5 anni di malgoverno da parte di Marsilio e della destra”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.

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Dopo il voto in Sardegna, ha detto Schlein che a destra “fanno bene a essere preoccupati perché hanno governato male. Noi abbiamo scelto il candidato per competenza, non per appartenenza e nemmeno per obbedienza. Invece Marsilio è stato imposto da Giorgia Meloni. E un candidato che non è nemmeno abruzzese e che di certo non può governare per procura prendendo ordini dalla premier. Ma ora gli abruzzesi possono riprendersi in mano il loro futuro con una persona che li rappresenta e conosce il territorio e le sue problematiche, come D’Amico. Per usare uno slogan: l’Abruzzo guidato dagli abruzzesi”.

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