Ragazza sparita sul traghetto, le parole della sorella e della madre che non credono all’ipotesi del suicidio
La famiglia di Gaia Randazzo, la 20enne scomparsa sul traghetto Genova-Palermo lo scorso 10 novembre, non si dà pace e non crede all’ipotesi del suicidio. La prima persona a parlare era stata la madre della giovane che ha dichiarato: “Metti un figlio sulla nave, io ero contenta perché adesso è sulla nave al sicuro, e ti sparisce nel nulla. Mia figlia si trovava sul ponte numero 5, la felpa si trovava slegata con due nodi sul ponte numero 9, che ci sia andata da sola o che l’abbiano portata dove erano le telecamere”.
Scomparsa dalla nave: “Andate a filmare il tavolino”. Che cosa significa questo suggerimento a “Chi l’ha visto?”. Qualcuno che era sulla GNV “Superba” la sera del 10 novembre sa cosa c’entra con Gaia? #chilhavisto→ https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/33M71B8pFa
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) December 7, 2022
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Di questo strano clima a bordo ha parlato anche Aldo Ruffino, legale della famiglia Randazzo: “Alcune testimonianze raccolte da “Chi l’ha visto?” riferiscono che su quel traghetto c’erano già state molestie, persone costrette a chiudersi in cabina per non essere disturbate. Il messaggio? Non ci sono dati sicuri e saranno effettuati accertamenti”.
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A bordo del traghetto sembra ci fosse una comitiva di uomini che secondo un testimone avevano bevuto troppo. Infine, sul cellulare di Gaia, come detto dall’avvocato, sarebbe stato rinvenuto un messaggio all’ex fidanzato mai inviato, in cui dice: “Ti amo addio”. Si attendono i permessi per sbloccare il cellulare per compiere indagini più approfondite.
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