Processo a Impagnatiello: dall’ultimo messaggio di Giulia alle lacrime della madre

Impagnatiello

Emergono dettagli sul comportamento del compagno di Giulia Tramontano

Va avanti il processo ad Alessandro Impagnatiello, reo di aver ucciso la compagna Giulia Tramontano con 37 coltellate. Prima di essere uccisa la ragazza ha mandato un messaggio vocale dicendo: “Ha raccontato tutto, delle cose assurde”.

Il messaggio è stato invitato il 26 maggio e la Tramontano raccontava dell’incontro con l’altra donna con cui Impagnatiello aveva una relazione.

“Di tutto mi ha raccontato. Sono scioccata dalla vita che conduceva, dalle cose che ha fatto e mi ha detto”. Quando è stata fatta partire la voce della figlia, com racconta Ansa, la madre Loredana, presente al processo con il marito Franco, è scoppiata in lacrime.

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Il padre in una storia Instagram ha scritto: “Con il sorriso e la bontà d’animo hai illuminato la vita di chi ti era vicino. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, la tua luce continuerà a brillare nel cielo e il vento ci porterà il tuo profumo. Giulia, chiederemo giustizia per voi senza mai arrenderci. Il vostro assassino deve marcire in galera“.

“Lo grideremo ogni giorno – scrive sui social la mamma Loredana Femiano -, giustizia”. L’interrogatorio di Impagnatiello è previsto per il prossimo 27 maggio.

Inoltre, la Corte di Assise ha fissato un’udienza per il 23 dello stesso mese, quando saranno sentiti gli ultimi testimoni dell’accusa, e il 10 giugno per quelli della difesa.

Oggi, in aula, è stata ascoltata pure una vicina di casa che ha spiegato di ave visto della cenere subito dopo l’omicidio.

Impagnatiello avrebbe provato più volte a brucare il capo di Giulia. Sono state poi commentate le chat tra i due.

Due giorni prima del delitto, la 29enne, incinta al settimo mese, scriveva al compagno che non aveva più intenzione di “combattere e vivere una vita non soddisfatta al fianco della persona sbagliata. Non ho fiducia in te – gli diceva – e non ne avrò mai”. E ancora, “Saluta Thiago, lo vedrai col binocolo”.

Giulia è stata uccisa lo scorso 27 maggio nell’abitazione della coppia a Senago nel Milanese, dopo aver scoperto della relazione parallela del fidanzato con una collega di lavoro. Il giorno seguente, lo stesso impagnatiello ne aveva denunciato la scomparsa, simulando un allontanamento volontario.

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