Pescara, 15enne ucciso e abbandonato in un parco. Fermati due minori
Pescara, 15enne ucciso e abbandonato in un parco. Fermati due minori. L’omicidio dopo una lite
Il corpo di un giovane di appena 15 anni è stato rinvenuto tra le sterpaglie a Pescara, nei pressi dei Parco Baden Powell, vicino a un sottopassaggio della ferrovia. Secondo quanto si apprende, i responsabili sarebbero altri due minori, italiani, già fermati dai militari dell’Arma. Sarebbero entrambi figli di due famiglie note in città: una è quella di un maresciallo dei carabinieri, l’altra di un famoso avvocato.
La vittima di origini straniere sarebbe stato colpito più volte da un’arma bianca. Si ipotizza che possa essere stato ferito con un coltello da sub, l’arma del delitto ancora non è stata rinvenuta. Il delitto si è consumato a seguito di una lite in un contesto legato molto probabilmente allo spaccio di droga o di un regolamento di conti dopo una lite.
Il rinvenimento del corpo è avvenuto in una zona che è conosciuta proprio per essere luogo di spaccio, dove spadroneggiano soprattutto gang composte da giovanissimi. Ad allertare nella tarda serata di ieri, domenica 23 giugno, il 118 è stato un gruppo di ragazzi, che con le loro indicazioni hanno permesso di individuare i responsabili dell’omicidio e a risalire all’identità della vittima, che era stata trovata senza documenti.
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Per il giovane non c’è stato nulla da fare, all’arrivo i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Le indagini sono coordinate dalla Polizia di Pescara e il caso è seguito dal procuratore capo Giuseppe Bellelli, che si è subito recato sul posto assieme al sostituto Gennaro Varone e al procuratore minorile David Mancini, oltre al medico legale Christian D’Ovidio che ha eseguito una prima ricognizione della salma.
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