Peppino Impastato, il ricordo nel 45° anno dalla morte

Peppino Impastato, il ricordo nel 45° anno dalla morte

Peppino Impastato, il ricordo nel 45° anno dalla morte per mano mafiosa. La sua morte passò quasi inosservata per il ritrovamento del corpo di Aldo Moro 

Peppino Impastato è stato un attivista politico italiano, noto soprattutto per la sua opposizione alla mafia siciliana. Nato il 5 gennaio 1948 a Cinisi, in provincia di Palermo, Impastato crebbe in una famiglia di mafiosi: suo padre era infatti un importante esponente del clan di Cinisi. Tuttavia, già da giovane Peppino si ribellò alla cultura mafiosa allontanandosi dal padre, che era stato inviato al confino durante il periodo fascista per la sua appartenenza alla mafia. Anche lo zio e gli altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre, Cesare Manzella, era il capomafia del paese, ucciso nel 1963 in un attentato con una Alfa Romeo Giulietta riempita di tritolo.

La madre di Peppino Felicia Bartolotta (1916-2004), casalinga figlia di un impiegato comunale di Cinisi, aveva cercato di evitare il matrimonio quando aveva scoperto i rapporti di Luigi con la mafia. Peppino era il primogenito ed ebbe due fratelli minori entrambi di nome Giovanni, il primo nato nel 1949 e morto di meningite nel 1952 all’età di soli 3 anni, il secondo nato nel 1953.

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Dopo il suo allontanamento dagli ambienti familiari, Peppino cominciò a militare in politica. Negli anni ’70, Impastato fondò una radio libera chiamata “Radio Aut”, con cui denunciava pubblicamente i crimini della mafia e la corruzione politica. La sua attività di denuncia gli costò molte minacce di morte da parte della mafia, che cercò in tutti i modi di farlo tacere.

Il 9 maggio 1978, su commissione di Badalamenti, fu colpito a morte o tramortito con un grosso sasso (che venne rinvenuto a pochi metri di distanza, ancora sporco di sangue), tentando di far apparire la sua morte come dovuta ad un attentato fallito o a un suicidio, per distruggerne anche l’immagine, e ponendo una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani.

L’uccisione di Peppino Impastato passò quasi inosservata per molti anni anche perché lo stesso giorno venne ritrovato a Roma il corpo del presidente della DC Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse.

Fonte immagine: https://twitter.com/aforista_l/status/1655799236477304841/photo/1 – https://twitter.com/mariann23016036/status/1655652626350891035/photo/1

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