Papa Francesco: “Non sono i figli il problema, ma l’egoismo”

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Papa Francesco: “Non sono i figli il problema, ma l’egoismo”. Il pontefice è intervenuto oggi agli Stati generali della Natalità

Papa Francesco è intervenuto questa mattina agli Stati generali della Natalità. Nel suo intervento ha toccato diversi temi a partire dal tema della natalità: “La vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici”.

Per questo motivo ha chiesto ai Governi un maggiore impegno: “C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Si tratta di attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia. Ad esempio, porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.

Ai giovani ha chiesto “coraggio. Mi rivolgo particolarmente ai giovani. So che per molti di voi il futuro può apparire inquietante, e che tra denatalità, guerre, pandemie e mutamenti climatici non è facile mantenere viva la speranza. Ma non arrendetevi, abbiate fiducia, perché il domani non è qualcosa di ineluttabile: lo costruiamo insieme, e in questo ‘insieme’ prima di tutto troviamo il Signore”.

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“È Lui che, nel Vangelo, ci insegna quel ‘ma io vi dico’ che cambia le cose: un ‘ma’ che profuma di salvezza, che prepara un ‘fuori schema’, una rottura. Facciamo nostro questo ‘ma’, tutti, qui e ora. Non rassegniamoci a un copione già scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente! Come fanno le mamme e i papà della Fondazione per la Natalità, che ogni anno organizzano questo evento, questo ‘cantiere di speranza’ che ci aiuta a pensare, e che cresce, coinvolgendo sempre più il mondo della politica, delle imprese, delle banche, dello sport, dello spettacolo e del giornalismo”, ha concluso.

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