Omicidio di Melzo, la figlia della vittima confessa: “non ce la facevo più”

Omicidio di Melzo, la figlia della vittima confessa non ce la facevo più

Omicidio di Melzo, la figlia della vittima confessa: “non ce la facevo più”. Ancora da capire il movente ed eventuali complici

Rosa Fabbiano è la figlia di Lucia Cipriano, la donna di 84 anni di Melzo trovata senza vita e fatta a pezzi nella vasca da bagno della sua casa. Gli inquirenti hanno subito dirottato le indagini verso la donna, che si prendeva cura dell’anziana madre.

Interrogata per ore, la donno si è chiusa in un ferreo mutismo, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Ma ad un certo punto avrebbe affermato: «Non ce la facevo più. Ho fatto un disastro». Una dichiarazione che ha il tono di ammissione di colpa.

La donna è accusata di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Per circa due mesi, la donna ha coperto l’assassinio riferendo bugie a parenti e amici su dove si trovasse la madre e sulle sue condizioni di salute. Il 12 aprile una vicina avrebbe chiamato Rosa per l’odore «stomachevole» e il fumo che usciva da una finestra spalancata da giorni. Lei l’avrebbe rassicurata: «È un problema con la lavatrice».

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A scoprire il cadavere è stata un’altra figlia, Loredana, che preoccupata di non sentire la madre è andata a trovarla. Loredana, come riportato dal Corriere della Sera, avrebbe detto: «Rosa mi ha subito fermato dicendomi “No, non andare in bagno”. Sono rimasta impietrita. (…) Le ho chiesto il perché, lei mi ha solo ripetuto di non andare. Ho provato una sensazione di paura».

Ancora da chiarire il movente del delitto, legato forse ai problemi di salute dell’anziana o a problemi economici, e se ad aiutare l’assassina ci sia stato qualcun altro.

Fonte immagine: https://twitter.com/poliziadistato/status/1528982288519897091/photo/1

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