Olimpiadi di Parigi, la Senna diventa un caso tra i francesi e Paltrinieri è preoccupato

Parigi Senna

Si dovrebbero tenere le gare di nuoto in acque libere

A 50 giorni esatti dai Giochi Olimpici di Parigi fioccano le polemiche lungo la Senna e non per modo di dire. Lungo il fiume si terrà la cerimonia inaugurale, il 26 luglio. Un unicum visto che di solito le cerimonie hanno luogo al chiuso nei palazzetti.

Non finisce qui, come noto, la Senna sarà teatro anche di alcune gare, come quelle in acque libere. Per fare in modo che ciò accada si sta lavorando alla balneabilità e purificazione della Senna.

Stando all prima stime sono stati spesi quasi 2 miliardi di euro: la cifra però è al momento insufficiente visto che sono state riscontrate alte tracce di Escherichia Coli, Enterococchi e acido trifluoroacetico.

I parigini, che già non sono troppo contente dell’evento dai cinque cerchi sono pronti a protestare. Il 23 giugno, data per cui è prevista la nuotata del sindaco Anne Hidalgo è stata organizzato un flash mob.

In cosa consiste? Stando a quanto si legge l’obiettivo è quello di evacuare l’intestino allo stesso orario: quando Macron e il primo cittadino saranno nelle acque francesi.

Intanto crescono i dubbi sulla effettiva balneazione del fiume. Su Instagram, Paltrinieri ha così espresso i suoi dubbi: “Dicono che gareggeremo al 100% lì. Dicono che non ci sia realmente un piano b. Dicono anche però che nessuno dei valori delle acque sia a norma. Mancano 50 giorni…”.

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