Nuove sanzioni alla Russia, cosa non è stato ancora imposto a Putin e quindi cosa potrebbe invece essere ancora fatto
Colpire l’economia della Russia con le sanzioni è stata l’arma con cui l’Unione Europea e le altre potenze del mondo hanno risposto all’attacco russo all’Ucraina. Durante l’ultimo vertice della Nato sono state annunciate future sanzioni alla Russia, ma cosa fino ad ora non è stato toccato dalle potenze occidentali?
Ci sarebbe il totale blocco dell’importazione di petrolio russo. Questa decisione però non convince proprio tutti, anzi desterebbe qualche preoccupazione soprattutto in Europa. La Russia detiene oltre il 25% delle importazioni di petrolio greggio verso l’Europa. Il timore è quello di creare un blocco a catena in Europa.
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Un’altra sanzione che potrebbe essere applicata alla Russia è l’esclusione dall’Organizzazione mondiale del commercio o l’imposizione dell’embargo commerciale completo. Questa decisione, per ora, non sarebbe contemplata. L’Unione Europea e la Russia hanno solo revocato alla Russia lo status commerciale di “paese favorito”.
Infine, si potrebbe dare un ulteriore colpo agli oligarchi russi, che ancora non sono stati inclusi nella lista dei sanzionabili in alcuni paesi. Tra questi, infatti, ci sono Roman Abramovich, Pyotr Aven o Mikhail Fridman, che sono stati sanzionati dall’Ue, dal Regno Unito e dalla Svizzera, ma non dagli Usa, mentre l’Ue potrebbe colpire Oleg Deripaska, sanzionato invece dagli Usa. Dall’inizio delle sanzioni ad oggi, gli oligarchi russi hanno perso 77 miliardi di euro.
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