Naufragio di Pylos, il racconto dei superstiti: “Nella stiva c’erano cento bambini”

Naufragio di Pylos, una foto scattata dall’alto smentisce la ricostruzione dei greci dimostrando che da ore i migranti chiedevano aiuto

Sale a 83 il numero delle vittime accertate del naufragio di Pylos, ma i dispersi sarebbero diverse centinaia. Il racconto di quello che rappresenta uno dei più gravi nubifragi della storia dei migranti arriva dai 108 superstiti, che da Kelemata stanno fornendo il racconto della tragedia del peschereccio Adriana che ora si trova sul fondo dello Ionio a 50 miglia delle coste del Peloponneso.

Sui due ponti c’erano uomini siriani, afghani, pakistani, egiziani e nella stiva con le loro mamme almeno un centinaio di bambini. Il barcone era partito sabato scorso da Tobruk con 750 persone a bordo ed è sprofondato nella notte tra martedì e mercoledì senza che nessuno li soccorresse.

Stando al racconto dei sopravvissuti, il motore dell’imbarcazione avrebbe fatto le bizze già dopo sei ore dalla partenza, generando tensione tra i migranti, alcuni dei quali avrebbero chiesto di tornare indietro in Libia. Ma il capitano e gli scafisti avrebbero ignorato le richieste usando anche le maniere forti.

Poi martedì mattina la situazione sarebbe degenerata: a bordo la fine dell’acqua da bere e persone disidratate che perdevano i sensi. Quindi, nella tarda mattinata, la scoperta di sei persone morte a bordo, tra cui due bambini, provocando sgomento e ribellione.

A quel punto il capitano, dopo aver puntato verso le coste greche, avrebbe abbandonato l’imbarcazione a bordo di una scialuppa. Da quel momento, come riportano i tabulati, il peschereccio avrebbe zigzagato, generando il panico a bordo. Situazione che è degenerata in serata, quando il peschereccio è stato avvicinato da due mercantili, che avevano ricevuto il comando dalla Guardia costiera greca, di portare acqua sulla Adriana.

Da qui il lancio a bordo di bottiglie d’acqua e viveri che ha generato il caos tra i migranti che si sarebbero spostati in modo incauto facendo oscillare il peschereccio. La notte il motore dell’imbarcazione ha definitivamente smesso di funzionare, spegnandosi, sino al rovesciamento per via degli spostamenti di peso dei 750 migranti a bordo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *