Mistero sulla morte di Alfio Torrisi, il corpo privo di organi interni

Mistero sulla morte di Alfio Torrisi, il corpo privo di organi interni. Avviata una rogatoria internazionale per scoprire la verità

La Procura di Catania, dopo un esposto presentato dalla famiglia, ha aperto un’inchiesta sulla morte di Alfio Torrisi, 54enne originario di Giarre (Catania), morto lo scorso ottobre alle Bahamas, presso il Rand memorial hospital di Freeport, dove era stato ricoverato a seguito di un malore sulla nave «Paradise» della Carnival cruises line. Torrisi lavorava per conto della Techni teak di Riposto. L’uomo si sarebbe sentito male dopo due giorni e deceduto dopo 48ore dal primo malore.

La famiglia di Torrisi aveva denunciato condizioni di lavoro disumane: a «cielo aperto per 14-16 ore al giorno» e «senza di fatto pause», in una località che «ancora in ottobre fa registrare temperature estive con tassi d’umidità fra i più elevati al mondo».

Nell’esposto si denuncia «una colpevole gravissima omissione», ovvero il ritardo di ore nei soccorsi. L’uomo lamentava «un forte mal di testa» e si denuncia anche il fatto che «zoppica e farfuglia frasi incomprensibili». Ad alimentare il giallo è anche l’autopsia fatta in Italia, secondo cui il corpo di Torrisi era privo di organi, sostituiti da segatura e carta di giornale.

Dunque, è scattata una rogatoria internazionale per capire cosa sia accaduto. Sotto accusa sono il titolare dell’impresa per cui lavorava Torrisi e il capitano della nave sulla quale è deceduto.

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«Mio fratello stava benissimo, aveva fatto dei controlli medici poco prima ed era sano — dice Rosaria Torrisi — ha lasciato una moglie e un bambino, e noi sorelle e fratelli con papà distrutti. Vogliamo sapere se sia morto di lavoro e che fine abbiano fatto i suoi organi. Sembra tutto così assurdo… Non ci daremo pace fino a quando non avremo la verità».

La società Techni Teak, per cui Torrisi lavorava, tramite gli avvocati Emanuela Fragalà e Concetto Ferrarotto, fa sapere che «in questa fase, non avendo avuto accesso agli atti, non ha alcuna dichiarazione da fare».

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