Maxi operazione della Guardia di Finanza, scoperta frode di 440 milioni di euro

Maxi operazione della Guardia di Finanza, scoperta frode di 440 milioni di euro per falsi crediti di imposta
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, con il supporto di 44 Reparti territorialmente competenti, nonché della componente aerea del Corpo, del supporto tecnico dello S.C.I.C.O e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche, per un totale di oltre 200 militari, hanno dato avvio, alle prime luci dell’alba, ad una vasta operazione di polizia in Emilia Romagna ed in contemporanea in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.
Sono state disposte 35 misure cautelari personali, di cui 8 in carcere e 4 ai domiciliari nonché 23 interdittive di cui 20 all’esercizio di impresa nei con-fronti di altrettanti imprenditori e 3 all’esercizio della professione nei confronti di altrettanti commercialisti. Gli arrestati sono considerati responsabili di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà.
#GDF #Monza esegue sequestro preventivo per circa 1 milione di euro, di cui 500mila rinvenuti in contanti, per truffa in danno di avvocato in pensione raggirato da ex cliente con finte patologie sofferte e asserite minacce della #criminalitàorganizzata.#NoiconVoi pic.twitter.com/wBO3pTcsfB
— Guardia di Finanza (@GDF) January 31, 2022
Sono ancora in atto 80 perquisizioni ed il sequestro dei falsi crediti, di beni e assetti societari per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Tra loro, in 9 avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e 3 avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Leggi anche: EMERGENZA SANITARIA, ECCO LE NUOVE REGOLE IN ARRIVO
L’associazione a delinquere, che secondo l’ipotesi investigativa è composta da 56 soggetti che si sono avvalsi di 22 prestanomi, ha un nucleo centrale di 12 persone tra imprenditori e commercialisti.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.