Martina Colombari e Achille Costacurta: la verità sul periodo buio

Achille Costacurta e la battaglia contro il suo disagio: “Ora è seguito dalle persone giuste”

Dietro le luci della ribalta, spesso si nascondono ombre che pochi vedono. Martina Colombari lo sa bene. Alla soglia dei 50 anni, l’ex Miss Italia si lascia andare a confessioni intime, ripercorrendo il momento più difficile della sua vita: il dolore di una madre che ha visto il figlio attraversare un periodo buio.

L’altra faccia della fama

Achille Costacurta, 20 anni, è cresciuto con due genitori celebri, ma la notorietà non è sempre un vantaggio. Anzi, i riflettori possono pesare come macigni, soprattutto quando si è giovani e fragili. “I social si sono accaniti perché è figlio di due personaggi famosi, ma di situazioni come la sua ce ne sono tantissime”, racconta la Colombari, sottolineando come la pressione esterna abbia complicato un percorso già difficile.

Le critiche e il senso di colpa

Come ogni madre, si è chiesta se e dove avesse sbagliato. Ma oltre al tormento interiore, ha dovuto fare i conti con il giudizio spietato degli altri. “Una giornalista in tv ha detto che mio figlio aveva bisogno di una madre più madre e meno donna”, rivela Martina, ancora ferita da quelle parole. Una frase che colpisce al cuore, soprattutto quando si è già in bilico tra l’ansia e il senso di colpa.

La svolta: accettare di non poter controllare tutto

Se c’è una cosa che questo percorso le ha insegnato, è che un genitore non può essere un carabiniere. “A un certo punto bisogna tirarsi indietro”, ammette. Un passaggio difficile, ma necessario. Achille oggi sta meglio, seguito dalle persone giuste, e i suoi genitori sono rimasti sempre al suo fianco, anche nei momenti più duri.

L’importanza della condivisione

Oggi Martina segue da vicino il lavoro del dottor Mendolicchio, esperto in disturbi alimentari, e lancia un messaggio ai genitori: “Confrontarsi è fondamentale, perché spesso sembra che tutti vogliano fare i genitori al posto tuo, come se fossero più bravi di te”. Un monito che sa di esperienza vissuta, tra difficoltà, cadute e una lenta ma costante risalita.

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