Mancini tuona dopo l’addio all’Italia: “Non merito questo accanimento, potevano tenermi”

L’ex CT dell’Italia Roberto Mancini si è sfogato dopo l’addio alla Nazionale: le ragioni che hanno portato alla rottura con la Federazione

Roberto Mancini, dopo aver incassato colpi per due giorni, rompe il silenzio e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. Il tecnico di Jesi è stato duramente attaccato da ogni lato dopo la decisione di dimettersi dalla Nazionale italiana. Le ricche sirene arabe sembravano aver spinto il tecnico a sollevarsi dall’incarico, ma le reali motivazioni sulla decisione presa sarebbero diverse. Intervistato da Repubblica e Il Messaggero, l’allenatore ha chiarito i tanti ‘perché’ successivi alla decisione. “Ho cercato più volte di parlare con Gravina ed esporgli le mie ragioni. Gli ho spiegato che in questi mesi mi doveva dare tranquillità, sarei potuto restare, lui non l’ha fatto e io mi sono dimesso. È da un po’ di tempo che lui pensava cose opposte alle mie. Ma allora perché intervenire sullo staff? Cosa c’entra? A quel punto doveva mandare via me. Invece ha colto l’occasione perché alcuni miei collaboratori erano in scadenza e ha giocato su questo”

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L’ex CT si è poi sfogato sulla decisione di dimettersi, che ha attirato una serie di polemiche e insulti non indifferenti, indirizzati al tecnico sui social: “Non ho fatto niente per essere massacrato in questo modo. Mi sono solo dimesso e ho detto che è stata una mia scelta.Quello che sto dicendo è indipendente da quello che potrà succedere in futuro e da dove andrò. Ora non voglio pensare a niente. Mi sono solo dimesso e mi sono assunto tutta la responsabilità della decisione. Non mi sono nascosto”.

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