L’Iran ha attaccato Israele con 500 droni: “la questione può dirsi conclusa”

L'Iran ha attaccato Israele con 500 droni la questione può dirsi conclusa

L’Iran ha attaccato Israele con 500 droni: “la questione può dirsi conclusa, solo se Israele non commetterà altri errori”

Come annunciato dagli Stati Uniti, Teheran ha attaccato Israele con 4-500 droni lanciato nel corso della nottata, proseguita con due ondate di missili di 70 e 80 lanci. Dopo tre ore dal primo lancio, fanno sapere fonti iraniane, alle Nazioni Unite che “la questione può dirsi conclusa” con “l’azione militare” condotta “sulla base dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa” e in “risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco”.

«Purtroppo – si legge nella lettera – il Consiglio di sicurezza ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, consentendo al regime israeliano di oltrepassare le linee rosse e di violare i principi fondamentali del diritto internazionale». «Tali violazioni – continua la lettera – hanno esacerbato le tensioni nella regione e minacciato la pace e la sicurezza regionale e internazionale. Se il regime israeliano dovesse commettere nuovamente un’aggressione militare – afferma l’ambasciatore di Teheran – la risposta dell’Iran sarà sicuramente più forte e più risoluta».

“Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarà notevolmente più severa”, ha proseguito Teheran, chiarendo che si tratta di “un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani”.

La risposta di Netanyahu non si è fatta attendere. Il leader di Israele ha dichiarato: “Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, le Idf sono forti”, ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un discorso al Paese.

“Ho stabilito un principio chiaro: a chiunque ci farà del male, noi faremo del male. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con calma e determinazione”, ha aggiunto il primo ministro israeliano, che ha espresso “apprezzamento” per gli Stati Uniti “per essere stati al fianco di Israele” e per “il sostegno del Regno Unito, della Francia e di molti altri Paesi”. “Restiamo uniti e, con l’aiuto di Dio, insieme sconfiggeremo tutti i nostri nemici”, ha aggiunto Netanyahu.

Su X, il presidente Joe Biden Usa ha scritto: “Ho appena incontrato il mio team di sicurezza nazionale per un aggiornamento sugli attacchi dell’Iran contro Israele. Il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro le minacce provenienti dall’Iran e dai suoi proxies è ferreo”. Poi rientra in anticipo alla Casa Bianca “per consultazioni con il suo team di sicurezza nazionale sugli eventi in Medio Oriente”, Israele ha reso noto di aver ricevuto da Washington e dagli alleati “nuove capacità” per difendersi dall’attacco iraniano, come ha indicato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant: “Stiamo monitorando da vicino un attacco pianificato da parte dell’Iran e dei suoi proxy contro lo Stato di Israele. Negli ultimi giorni abbiamo rafforzato la nostra difesa aerea e il nostro schieramento offensivo”, ha affermato Gallant in una nota. “Abbiamo aggiunto nuove capacità sulla terra, in cielo, in mare, nell’intelligence, all’interno dello Stato di Israele insieme ai nostri partner, guidati dagli Stati Uniti”, ha aggiunto.

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Anche la premier Giorgia Meloni segue con “grande attenzione” l’attacco sferrato dall’Iran a Israele. Appresa la notizia, la presidente del Consiglio -riferiscono fonti di Palazzo Chigi- ha sentito telefonicamente il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani, il responsabile della Difesa Guido Crosetto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano.

“Seguiamo con attenzione e preoccupazione quanto sta accedendo in Medio Oriente. Sono in costante contatto con le ambasciate d’Italia a Tel Aviv e a Teheran. Sentiti il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, il Governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario, ha scritto Tajani su X. Nell’attacco sarebbe stata ferita gravemente una bambina. Colpiti solo obiettivi militari.

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