J.K. Kennedy, desecretati documenti sulla morte del 35° presidente USA

J.K. Kennedy, desecretati documenti sulla morte del 35° presidente USA

J.K. Kennedy, desecretati documenti sulla morte del 35° presidente USA. Si fa più forte la teoria della pista russa dietro l’assassinio

L’amministrazione del presidente Biden ha reso pubbliche 1500 pagine di documenti, fino ad ora secretati, che potrebbero far luce sull’assassinio di J.F Kennedy. Il 35° presidente degli Stati Uniti fu assassinato a Dallas il 22 novembre 1963.

Oltre ad appunti di agenti della Cia, presi subito dopo la sparatoria, nella documentazione resa disponibile ci sarebbero tracce della presunta pista sovietica. Ad alimentare questa teoria, sarebbe la notizia che il killer Lee Harvey Oswald incontrò, due mesi prima della morte di Kennedy, a Città del Messico il console Valeriy Vladimirovich Kostikov, un agente del Kgb.

Altri documenti parlerebbero di telefonate anonime fatte all’ambasciata americana di Camberra in Australia, in cui si informava proprio dell’intenzione dei sovietici di uccidere Kennedy. Le telefonate in questione risalivano ad un anno prima dell’attentato. Un’altra telefonata fu effettuata due giorni dopo la morte del presidente, in cui la fonte anonima parla di una regia russa.

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I documenti desecretati sono solo una minima parte di quelli chiesti dal Congresso americano. Si parla di circa 10 mila pagine. Il 15 dicembre 2022 saranno desecretati altri documenti. Biden ha chiesto alle agenzie che si rifiuteranno di fornire i documenti di redigere “un indice non classificato che identifichi per ciascuno i motivi per i quali l’agenzia propone il rinvio”.

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