Intervista a Patrick Zaki: “sogno di discutere la mia tesi a Bologna”. Al Corriere della Sera lo studente egiziano si racconta
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, lo studente egiziano dell’Università di Bologna racconta la propria esperienza, senza tralasciare parole di gratitudine verso l’Italia.
E sulla possibilità di rientrare in Italia Patrick Zaki ha detto: “Il rientro in Italia? La mia è una speranza, non una certezza. Mi piacerebbe poter discutere la mia tesi a Bologna, nella città dove frequentavo il Master Gemma in studi di genere prima di essere arrestato e che sto continuando a frequentare”.
In effetti, per Patrick Zaki il legame con l’Italia è forte e il supporto italiano è stato fondamentale per la sua causa. Infatti, anche in riferimento all’incontro tra la Meloni e il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, ha detto: “So che c’è stata la richiesta di una risoluzione positiva: la mia speranza è che ci sia stata la richiesta da parte del governo italiano di porre fine al mio divieto di espatrio”.
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I dettagli dell’incontro tra la Meloni e il presidente egiziano non si conosco, ma in una nota della Presidenza del Consiglio è stato rivelato che “L’incontro ha dato occasione al presidente Meloni di sollevare il tema del rispetto dei diritti umani e di sottolineare la forte attenzione dell’Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki”.
Ancora sul sostegno ottenuto, ha ribadito lo studente: ”È stato davvero importante per me mentre ero in carcere sapere che fuori c’erano così tante persone che si stavano impegnando per me. Anche l’Università di Bologna è stata di enorme sostegno, gli attivisti, tutti”.
Nel futuro di Zaki c’è dunque il sogno di ritornare in Italia e di condurre una vita normale, ma prima dovrà affrontare il processo, che lo vede imputato con il reato di diffusione di notizie false, e che sta subendo solo rinvii. La prossima udienza è prevista il 29 novembre e a tal proposito ha detto Zaki: “Il 29 novembre sarò a Mansoura per la prossima udienza ma non so davvero cosa aspettarmi”.
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