Interrogatorio di garanzia per Matteo Di Pietro, ecco cosa lo Youtuber ha riferito al Gip sull’incidente mortale di Casal Palocco
Matteo Di Pietro è lo Youtuber responsabile dell’incidente di Casal Palocco, dove ha perso la vita il piccolo Manuel di soli 5 anni. L’interrogatorio si è tenuto ieri, 27 giugno, e intercettato all’uscita, il giovane non ha rilasciato alcuna dichiarazione. A parlare per lui, è stata la sua legale, che ha detto: “Questa è una tragedia per tutti. Il mio assistito è distrutto così come la famiglia del bimbo: sono due famiglie distrutte. In questa questa attendiamo l’esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv”.
Tuttavia, oggi, il Corriere della Sera, riporta quelle che sarebbero state le dichiarazioni di Di Pietro in risposta al Gip. Il giovane ha detto: «Sono pentito e prego ogni giorno per questo bambino. Potessi tornare indietro lo farei, ma non è possibile». Sulla velocità del Suv, Di Pietro ha affermato che non stava correndo (si attende l’esito della perizia per verificare la veridicità delle dichiarazioni) e che la Lamborghini aveva la precedenza, che la Smart su cui viaggiava il piccolo Manuel, non gliel’avrebbe accordata.
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La giovane che è salita sull’auto poco prima dell’impatto, Gaia Nota, ha detto più volte al giovane: «Vai più piano, vai più piano», confermando comunque che il giovane «sapeva di essere ripreso, ma non interagiva con la telecamera». «Ho chiuso gli occhi per la paura e l’ultima immagine che mi è rimasta impressa è quella della macchina orizzontale ferma davanti a noi. Matteo non andava sicuramente a 40 km orari ma nemmeno eccessivamente veloce, e una volta che aveva visto la Smart, ha provato a frenare», ha detto la giovane. Tuttavia, Di Pietro sembra non abbia interagito con la telecamera e quindi non sarebbe stato distratto.
Infine, l’avvocato di Di Pietro, ha annunciato la possibilità di una lettera di scuse rivolta a Elena Uccello, la madre del piccolo Manuel: «Sono i giorni della cautela e della delicatezza, ma stiamo valutando l’iniziativa nel rispetto dei sentimenti dei familiari del piccolo».
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