Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ecco cosa è emerso da autopsia e interrogatorio

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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ecco cosa è emerso dall’autopsia autopsia e dall’interrogatorio di garanzia

L’interrogatorio di Filippo Turetta è durato circa 9 ore, in quel frangente il giovane ha raccontato ciò che ha fatto a Giulia, rispondendo a molte delle domande degli inquirenti, ma lasciando in sospeso molti punti fondamentali, giustificandosi con molti “non ricordo”. In sostanza, Turetta ha confermato quanto già detto in precedenza, ovvero: «Non so cosa mi sia scattato in testa, mi è scattato qualcosa». Ha confermato le fasi dell’aggressione, ben visibili nel video delle telecamere di sicurezza, ma ha parlato di un gesto improvvisato per cui non sa dare una spiegazione.

Come riportato dal Corriere della Sera, Filippo ha detto “di aver inseguito Giulia a Fossò, quando lei tenta di fuggire dall’auto, di averla buttata a terra e di averla poi caricata in macchina quasi senza sensi. Infine l’auto che riparte ma subito si ferma. E le coltellate al collo, quelle mortali. Tutto in una ventina di minuti”.

Se ciò venisse confermato anche dagli inquirenti potrebbe cadere l’ipotesi della premeditazione. Anche il racconto della fuga sarebbe stato incompleto e contraddittorio tra «l’azione» e i «percorsi» effettuati e la sua «volontà» di tornare indietro e consegnarsi. Non si esclude che nelle prossime settimane il legale di Filippo possa chiederne la perizia psichiatrica.

Durante l’interrogatorio ci sarebbero stati collegamenti con il medico legale, che stava effettuando l’esame autoptico sul corpo di Giulia. Dall’autopsia è emerso che Giulia è morta nella seconda aggressione, la prima era avvenuta nel parcheggio di Vigonovo, 25 minuti prima. Letale per Giulia è stata una coltellata in particolare (20 in totale) sul lato sinistro del collo, “dai margini netti”.

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Inoltre, è stata effettuata una tac e nei prossimi giorni saranno fatti nuovi esami su tessuti prelevati. Importante, per le indagini, è chiarire anche altri aspetti, come il colpo che Giulia ha avuto alla testa cadendo a terra e battendo contro il marciapiede, se abbia subito abusi o se sia stata stordita.

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