Giorgia Meloni da Tokyo fa il punto su politica estera e interna

Giorgia Meloni da Tokyo fa il punto su politica estera e interna dal caso Sgarbi alle proteste degli agricoltori

Dopo il bilaterale con l’omologo giapponese Fumio Kishida e il passaggio di consegne del G7, Giorgia Meloni ha risposto da Tokyo alle domande della stampa italiana. I temi toccati sono stati molti, dal caso Stellantis alle dimissioni di Vittorio Sgarbi, accettate dalla premier: “La decisione di Sgarbi di dimettersi è corretta, aspetto di incontrarlo a Roma per accogliere quelle dimissioni”. Poi ha aggiunto: “Penso che dopo il pronunciamento dell’Antitrust che, come lei sa, ha chiesto il Governo, la decisione del Sottosegretario Sgarbi di dimettersi sia la decisione corretta. Io aspetto di incontrarlo a Roma per accogliere quelle dimissioni”.

Non solo questi temi, ma anche la questione del premierato. Giorgia Meloni alla domanda se è soddisfatta del compromesso che ha trovato nella maggioranza sul premierato ha detto: “Per quello che riguarda la maggioranza, sono molto contenta del fatto che lavorando si sia trovata una formulazione della norma che è più chiara rispetto alla precedente e che ribadisce un fatto semplice: sono gli italiani, se passa la riforma, che devono scegliere da chi farsi governare. Serve stabilità dei governi, basta con gli inciuci, basta con il trasformismo, basta con i governi tecnici. La democrazia funziona, si esercita, se risponde alla volontà dei cittadini: è quello che noi stiamo cercando di realizzare. Non mi stupisce che altri – che in questi anni hanno privilegiato i governi costruiti nel palazzo – siano contrari, ma rimane che abbiamo avuto un mandato dagli italiani e intendiamo portare avanti la riforma, che io considero in assoluto la madre di tutte le riforme, perché una forza e una stabilità della politica può anche generare tutte le altre riforme che sono necessarie in questa Nazione”.

Sull’opposizione dice: “L’opposizione fa il suo lavoro, mi sembra abbastanza normale, loro non vogliono l’elezione diretta del Capo del Governo, è una posizione legittima, è normale che cerchino di realizzarla con gli emendamenti”.

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Un’altra questione delicata riguarda il futuro dell’Alleanza Atlantica senza gli Stati Uniti. Su questo tema ha detto la premier: “Io sono convinta della importanza dell’Alleanza Atlantica, ma sono sempre stata ugualmente convinta che l’Alleanza Atlantica per funzionare meglio avesse bisogno di una colonna americana e di una colonna europea. In questi anni sicuramente noi non siamo stati abbastanza concentrati sulla necessità di garantire la nostra difesa per garantire il nostro peso sulle scelte politiche. Perché poi la difesa, anche quando si parla di mettere risorse sulla difesa noi pensiamo sempre che sono risorse diciamo che vengono spese per qualcosa di meno importante, ma la verità è che la capacità di difendersi è anche la capacità che si ha di incidere e di decidere. Io credo che da questo punto di vista l’Europa abbia fatto dei passi troppo lenti e che sia il momento di accelerare da questo punto di vista. Per cui sicuramente sono convinta che non dobbiamo in nessun modo immaginarlo come un elemento di rivalità, dobbiamo immaginarlo come un rafforzamento dell’Alleanza Atlantica che tenga conto dei suoi due fondamentali pilastri, uno da un lato e uno dall’altro dell’Oceano Atlantico, che sono il pilastro europeo e il pilastro statunitense”.

Nel punto stampa, la premier ha parlato anche delle proteste degli agricoltori, per cui ha detto: “abbiamo sempre incontrato gli agricoltori. Dall’inizio del nostro mandato il mondo agricolo è uno dei principali mondi ai quali abbiamo rivolto la nostra attenzione, lo dimostrano i fatti, lo dimostra il fatto che noi abbiamo con le Leggi di bilancio aumentato le risorse per gli agricoltori, lo dimostra il fatto che quando abbiamo rinegoziato il PNRR abbiamo portato le risorse per gli agricoltori da 5 a 8 miliardi del PNRR, lo dimostra il fatto che rispetto a proteste che ci sono in altri Paesi europei dove non sono stati rinnovati gli incentivi sul gasolio, noi abbiamo fatto lo sforzo di rinnovare gli incentivi sul gasolio e quindi abbiamo fatto il massimo possibile. Abbiamo fatto un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza, la famosa norma che vieta la produzione di cibo sintetico che è stata vituperata e derisa oggi viene presa a modello in diverse Nazioni europee e anche al di là dell’oceano. E quindi abbiamo un focus dall’inizio del Governo aperto sul tema degli agricoltori. Chiaramente si può sempre lavorare per fare meglio e più e io sono sempre disposta ad ascoltare le istanze che arrivano da lavoratori che per noi sono fondamentali. Chiaramente lei sa anche che molta della rabbia degli agricoltori arriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di poter difendere l’ambiente combattendo gli agricoltori. E questa non è la mia visione. Io penso che invece gli agricoltori siano fondamentali e debbano fondamentalmente essere coinvolti all’interno della transizione ecologica se vogliamo che la transizione ecologica funzioni, perché sono sicuramente persone attente alle dinamiche ambientali e attente a far sì che la nostra natura possa trovarsi nella migliore condizione possibile”.

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