Gioco Sporco – I misteri dello sport, le anticipazioni di giovedì 29 febbraio

Gioco Sporco – I misteri dello sport, nuovo appuntamento. Ecco i dettagli 

Giovedì 29 febbraio, in seconda serata su Italia 1, terzo appuntamento con la serie di docufilm, a cura della redazione di SportMediaset «Gioco Sporco – I misteri dello sport». In ogni puntata del programma si ripercorrono vicende, spesso tragiche, legate al mondo dello sport, approfondendo elementi contraddittori che, a distanza di anni, non sono stati del tutto chiariti.

Il terzo episodio analizza la drammatica vicenda della morte di Denis Bergamini. L’ex centrocampista del Cosenza è scomparso il 18 novembre 1989 quando il suo cadavere è stato rinvenuto sulla Statale 106 in prossimità di una località sul mar Ionio. Inizialmente si è pensato a un suicidio ma tale ricostruzione dei fatti non è mai stata considerata verosimile da parte di familiari, giornalisti e compagni di squadra. Nel novembre 2017, a 28 anni dal fatto, una nuova perizia disposta dal tribunale di Castrovillari ha attribuito la morte ad un soffocamento/strangolamento; a seguito di questa perizia è stata iscritta nel registro degli indagati l’ex fidanzata Isabella Internò.

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A parlare, nel tessuto del racconto, saranno persone, testimoni che lo hanno conosciuto nella sua vita, come la sorella Donata Bergamini, o l’avvocato della famiglia Fabio Anselmo. Interviste esclusive, documenti inediti, testimonianze dirette e diversi flashback narrativi sveleranno l’aspetto intimo del protagonista.

In tutte le puntate la straordinaria partecipazione del C.T. della Nazionale femminile di Pallavolo Julio Velasco, che lo sport lo vive da sempre, lo conosce nel profondo, sa capire chi lo pratica decifrandone i sentimenti

Con lui la criminologa Margherita Carlini e la psicologa Francesca Cenci accompagneranno gli spettatori nelle pieghe di queste storie.

Di seguito, uno stralcio delle parole di Donata Bergamini:

«Sono stati fatti degli insabbiamenti e non sono stati fatti accertamenti…e sono due cose completamente diverse».

«Di suicidio non possono più parlare. Di omicidio ne possono parlare, di incidente non ne possono più parlare».

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