Furto nella villa di Roby Facchinetti, ecco come sono entrati i rapinatori

Furto nella villa di Roby Facchinetti, ecco come sono entrati i rapinatori

Furto nella villa di Roby Facchinetti, ecco come sono entrati i rapinatori. Erano armati e a viso coperto. Il bottino intorno ai 100mila euro

Sono stati 35 minuti di terrore, quelli vissuti da Roby Facchinetti e dalla sua famiglia, quando domenica 30 gennaio, tre malviventi si sono introdotti nella sua villa di Bergamo, tenendoli in ostaggio mentre frugavano in casa.

Fino ad oggi non era trapelato molto riguardo alla dinamica del furto, ma le notizie rese note ora chiariscono alcun i aspetti legati alla banda. I rapinatori entrati in casa erano tre, tutti a volto coperto da un passamontagna e armati di pistola. Indossavano anche dei guanti e abiti scuri.

Intorno alle ore 20.50, i tre malviventi si sono introdotti nell’abitazione approfittando di una porta lasciata aperta, dopo cena, per far uscire il cane in giardino. Mentre il cantante e i suoi familiari erano sotto la minaccia delle pistole, i malviventi hanno frugato in tutta casa, portando via ciò che ritenevano di valore. L’elenco dettagliato del bottino ancora sarebbe stato stilato, ma tra gioielli, orologi e contanti il bottino sarebbe di circa centomila euro.

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Si è anche scoperto, che in un appartamento dello stesso comprensorio, vi era anche la figlia minore con il marito e i figli, ma che non si sono accorti di nulla. La famiglia sotto shock per quanto accaduto, potrebbe essere risentita nei prossimi giorni e fornire magari dettagli che possono portare all’individuazione dei responsabili. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sicurezza pubbliche, poste lungo le strade.

Roby Facchinetti è tornato sui social con un secondo messaggio, in cui dice: “Carissimi, all’indomani della ormai nota terribile vicenda che ha interessato la mia persona e la mia famiglia desidero comunicare i miei più sentiti, oltre che doverosi ringraziamenti a chi si è adoperato e si adopera non solo per dovere professionale ed istituzionale ma anche per vicinanza umana per prestare soccorso, assistenza, sicurezza e conforto a me ed ai miei cari in questi giorni in cui è ancora presente e vivo il terribile ricordo di quei brutti momenti“.
Poi aggiunge i ringraziamenti: “I miei “grazie” vanno al Procuratore Aggiunto Maria Cristina Rota nell’immediato attivatasi per coordinare le indagini con brillante competenza e con determinazione. Grazie alla squadra mobile intervenuta immediatamente e che a tutt’oggi continua incessante la propria attività investigativa per assicurare i malfattori alla giustizia, onde evitare che altri possano veder violata la propria intimità familiare e trascorrere momenti di terrore, che inevitabilmente segnano come una ferita indelebile la serenità di chi subisce tali esperienze. I miei ringraziamenti vanno al Questore dott. Stanislao Chinera che ha voluto manifestarmi direttamente la sua vicinanza, assicurandomi che nulla sarà lasciato di intentato per giungere ai responsabili. Grazie al Sindaco di Bergamo Giorgio Gori che pure ha voluto comunicarmi la sua solidarietà e la sua particolare vicinanza. Grazie a tutti gli amici e a tutti i fans che in mille modi e con migliaia di messaggi hanno voluto dimostrare a me e alla mia famiglia quel grande affetto che tanto ha aiutato e aiuta tutti noi a gestire la paura. Non potrò rispondere a tutti ringraziando singolarmente ciascuno, ma ricordo ogni messaggio ed ogni frase, per cui il mio ringraziamento è per ciascuno di voi. Giunga a tutti, alle istituzioni, agli amici ed ai fans la mia più profonda riconoscenza e la mia gratitudine, nella speranza di dimenticare presto, io e la mia famiglia, questo terribile episodio. Grazie di cuore“.
Fonte immagine: https://www.facebook.com/RobyFacchinetti.it/photos

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