Terremoto in Turchia, oltre 800 i morti, ma il bilancio è destinato a salire

Terremoto in Turchia, oltre 800 i morti, ma il bilancio è destinato a salire

Terremoto in Turchia, oltre 800 i morti, ma il bilancio è destinato a salire. migliaia risultano i feriti. Aiuti dai paesi UE

Un violentissimo terremoto ha colpito la Turchia la scorsa notte. La scossa è stata così violenta da essere avvertita anche in Siria, Libano e Israele. Il bilancio delle vittime è impressionante. Le stime parlano di almeno 831 morti accertati, ma il bilancio è destinato drammaticamente a salire. Le ultime stime parlano di almeno 1200 vittime. Migliaia sono i feriti.

Il presidente dell’Ingv, raggiunto dal Corriere della Sera, ha detto: «In Turchia la terra si è spostata di 3 metri in alcune decine di secondi lungo una faglia di 150 chilometri». Poi ha spiegato nel dettaglio cosa è accaduto: «È successo che quella che noi chiamiamo la placca araba si è mossa di circa 3 metri lungo una direzione Nordest-Sudovest rispetto alla placca anatolica; parliamo di una struttura nell’area di confine tra questo mondo, quello della placca araba, con quello della placca anatolica».

Il terremoto è stato violentissimo, continua l’esperto: «È successo tutto in alcune decine di secondi, irradiando questo terremoto di magnitudo di 7.8,-7.9, un terremoto che viene chiamato maggiore». «L’epicentro è stato nella zona centromeridionale della Turchia, poco a Nord del confine con la Siria».

Subito è scattata la macchina della solidarietà. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su Twitter: «Ho appena parlato con il ministro degli esteri della Turchia Mavlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell’Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione Civile».

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, esprimendo la «piena solidarietà con le popolazioni della Turchia e della Siria dopo il terremoto mortale che le ha colpite questa mattina. Siamo in lutto con le famiglie delle vittime» ha annunciato che «Il sostegno dell’Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile».

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Vicinanza alla Siria è stata espressa anche dalla Russia, che ha detto di Putin “è vicina al popolo siriano colpito duramente dal terremoto di questa notte”. In un messaggio inviato al suo collega siriano Bashar al Assad, Putin ha detto che la Russia è pronta ad aiutare il popolo siriano colpito dal terremoto di questa notte. La Russia, inoltre, in seguito al terremoto ha subito dei danni alle basi militari in Siria. Per ora non si hanno notizie di eventuali vittime.

La Francia si è detta pronta a fornire aiuti di emergenza alla popolazione locale. «I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie in lutto» ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.

Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso solidarietà e le condoglianze al presidente Erdogan, promettendo aiuti immediati: «A nome dei cittadini di Israele invio le condoglianze ai cittadini della Turchia in questo difficile momento a seguito del terremoto». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che «su richiesta del governo turco» ha dato istruzioni «a tutte le autorità di dare assistenza in medicine e soccorsi». «I ministeri degli Esteri e quelli della Sicurezza sono già in contatto con le loro controparti turche e nelle prossime ore finalizzeremo la partenza della spedizione non appena sarà possibile».

Fonte immagini: https://twitter.com/NamanTarcha/status/1622521858347122688/photo/1

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