Federica Pellegrini si racconta da Diletta Leotta: “Parto indicativamente per il 29 dicembre”

Pellegrini

È la prima ospite della seconda stagione di Mamma Dilettante

Federica Pellegrini è la prima ospite della seconda stagione di Mamma Dilettante, il podcast e vodcast disponibile su YouTube e sulle principali piattaforme di distribuzione.

La piccola potrà uscire col suo allenatore?” ecco la domanda davvero scomoda, cui Federica Pellegrini risponde con un certo imbarazzo. «Questa è cattivissima, siete stati un po’ s*****. Ovviamente potrà farlo, ma non da piccola. E dipenderà da quanti anni avrà il suo allenatore. A me è successo dopo essere uscita da una storia importate durata tanti anni. Non avevo mai pensato a Matteo sotto una diversa ottica e ho cominciato tutto ad un tratto a vederlo in modo diverso. Per la prima volta nella mia vita sono io che mi sono lanciata nel vuoto. Lui, invece, me l’ha fatta sudare. Sapendo come funzionano le cose nel nostro mondo, voleva evitare di sporcare la sua immagine di allenatore per una cosa in cui inizialmente forse non credeva al 100%. Poi evidentemente quando ha capito che sarebbe stata una cosa importante si è lasciato andare. C’è voluto tempo per convincerlo».

Poi sul desiderio di partorire in acqua, Federica Pellegrini dice:

«L’idea è di partorire in acqua. Mi piacerebbe partorire nel mio elemento naturale, non tanto per quello che è scientificamente provato, ma proprio perché mi sentirei più a mio agio. Al momento chiamiamo la bambina “Meringa” perché non vogliamo spoilerare il nome. Ma il nome l’abbiamo scelto fin dall’inizio». «Ma non sarà “Acqua”, vero? Io l’ho chiamata Aria» scherza Diletta Leotta.

Sul parto l’ex nuotatrice si sbilancia.

«Il mio parto è previsto tra Natale e Capodanno, la data indicativa è il 29 dicembre. Mia mamma tifa affinché la bimba nasca il 30 dicembre, giorno del suo compleanno, mentre mio papà vorrebbe che la bimba nascesse nel 2024, l’anno olimpico. Io, infatti, sono nata il 5 agosto del 1988 e i miei genitori si ricordano di aver seguito le Olimpiadi di Seul mentre mi tenevano in braccio».

«Spero che la mia bimba abbia un bel feeling con l’acqua, ma non voglio imporle una vita da atleta. Non voglio dirle di ripercorrere le mie orme. Sicuramente sarà una sportiva, poi deciderà lei quale disciplina praticare. Sul nuoto non è molto convinto il papà della bimba, che punterebbe su altri sport. Ma vorremmo che praticasse l’attività sportiva. Spero che prenda da me la determinazione e il fatto di essere fondamentalmente una donna forte. Indipendentemente da quello che mi è successo nella vita, le scelte le ho sempre prese io in totale libertà. E questo è l’insegnamento che vorrei darle».

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«Lo sport è una grandissima scuola di vita. Il 90% delle volte lo sport forma essere umani migliori, perché dà loro la possibilità di convivere con la vittoria, con la sconfitta, con il sacrificio, con la determinazione. E questo succede a tutti i livelli. Anche se sei un bimbo piccolo, infatti, e devi affrontare la tua prima gara, ti accompagna comunque quel senso di emozione, un po’ di ansia, il fatto di non voler perdere, la gioia di vincere, il voler arrivare pronto all’appuntamento».

 

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