Elodie si racconta al settimanale “Grazia”: ecco cosa ha rivelato

La cantante Elodie posa per Grazia, in edicola questa settimana e racconta alla scrittrice Chiara Gamberale i momenti di rottura che l’hanno fatta crescere

L’infanzia passata a fare quasi da madre alla sorella e a due genitori giovani e sognatori. Il primo bacio dato senza lasciarsi andare e la testa rasata per sfidare i luoghi comuni. Il successo e la scelta di liberarsi di chi voleva trasformarla in una bambolina. La cantante Elodie posa per Grazia, in edicola questa settimana e racconta alla scrittrice Chiara Gamberale i momenti di rottura che l’hanno fatta crescere. Compresa la decisione di mettere fine alla relazione più importante della sua vita, quella con il rapper Marracash, di cui dice: «Mi fa strano parlare di fine, fra me e lui, il nostro amore non è finito, si è trasformato. Fabio per me continua a essere famiglia. Le persone mica si dimenticano da un giorno all’altro».

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Si fida Elodie del suo talento? «Mi fido di quella mia parte bambina. È lei che fa tutto, quando salgo su un palco. Fabio è la sola persona con cui l’ho condivisa nell’intimità, è stato e rimane il compagno di giochi che mi era sempre mancato». Forse amori come il vostro non sono fatti per questo Pianeta. «Infatti non abbiamo mai vissuto insieme e non riesco a pensare a me e a lui genitori, è troppo assoluto quello che ci unisce, non ci poteva essere spazio per un terzo bambino, sarebbe venuto al mondo da una spinta vitale pazzesca, ma sai quanti problemi avrebbe avuto?».

Che rapporto ha Elodie con l’abbandono? «Ho una sindrome dell’abbandono grande quanto me. Forse è per questo che, proprio quando mi sto per consegnare a qualcuno, faccio il disastro».

E intanto si avvicina un altro Sanremo. «Salire su quel palco spaventa, a me tremavano le gambe, ma poi ho capito che la chiave per affrontarlo era divertirmi e, al solito, essere me stessa. Gli artisti in gara quest’anno vengono da tanti mondi musicali diversi, alcuni di loro sono miei amici veri, come Elisa, Mahmood e Michele Bravi. Non vedo l’ora di ascoltarli».

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