Elezione del Presidente della Repubblica, ecco come avviene secondo quanto sancito dalla Carta Costituzionale
Il mandato settennale del Presidente Sergio Mattarella è in scadenza e con il nuovo anno si dovrà procedere all’elezione del nuovo Capo dello Stato italiano. Esiste una procedura ben precisa per l’elezione, sancita dalla Costituzione.
Il termine del mandata di Mattarella scade il prossimo 3 febbraio, dunque 30 giorni prima, il 4 gennaio, il presidente della Camera, Roberto Fico, dovrà indicare pubblicamente la data in cui Camera e Senato, in seduta comune, dovranno eleggere il nuovo presidente.
Domani, martedì 14 dicembre alle ore 11, in diretta WebTv sottotitolata e con traduzione LIS, il tradizionale scambio di auguri tra il Presidente @Roberto_Fico e la Stampa parlamentare – @ASParlamentare #OpenCamera pic.twitter.com/eiMAkgsrzv
— Camera dei deputati (@Montecitorio) December 13, 2021
L’articolo 85 della Costituzione italiana, infatti dice: “il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”.
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Secondo una prassi consolidata da tempo, la data della votazione viene indicata tra i 15 e 20 giorni successivi al termine di mandato, così da permettere ai consigli regionali di eleggere i propri delegati, che sono 3.
Di norma, il presidente è eletto con i due terzi dei voti nei primi tre scrutini e con la sola maggioranza assoluta dal quarto.
Una volta eletto, viene redatto il verbale dell’elezioni che il Presidente della Camera, in questo caso Roberto Fico, accompagnato dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, comunica al neo eletto.
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