Disastro di Suviana: al via l’inchiesta, ma per i periti tempi lunghi

Disastro di Suviana: al via l’inchiesta, ma per i periti tempi lunghi

Suviana, al via l’inchiesta, ma per i periti tempi lunghi. Domani i funerali della vittima più giovane

È trascorsa una settimana da quel tragico martedì 9 aprile quando una violenta esplosione ha scosso la centrale idroelettrica Enel di Suviana, sul lago di Bargi, in provincia di Bologna. Un bilancio drammatico di sette vittime, mentre i feriti sono ancora ricoverati in ospedale.

Le indagini proseguono senza sosta, ma la Procura di Bologna avverte: la strada per la verità sarà lunga e complessa. Da oggi iniziano nuovi interrogatori di operai, tecnici e dirigenti dell’Enel, per ricostruire i fatti che hanno portato alla deflagrazione e accertare eventuali responsabilità.

Tuttavia, un passaggio chiave per l’inchiesta sarà la nomina dei periti, che dovranno analizzare i resti della centrale e le cause dell’esplosione. Un processo che, secondo gli esperti, potrebbe richiedere diverse settimane, se non mesi.

Nel frattempo, il dolore e la commozione per le vittime non accennano a diminuire. I familiari attendono risposte e giustizia, mentre la comunità locale si stringe attorno a loro e si interroga sul futuro della centrale, seriamente danneggiata dall’esplosione.

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Oltre alle difficoltà tecniche e alla mole di lavoro da svolgere, la Procura dovrà anche tenere conto delle diverse ipotesi formulate sulla causa dell’esplosione. Tra le più accreditate, un guasto meccanico alla turbina, ma non si escludono altre piste, come un errore umano o un atto doloso. Fondamentale potrebbe essere l’analisi della Scada, ovvero una sorta di scatola nera, che si spera possa fornire delle risposte a quanto accaduto. Per ora l’inchiesta, che è per omicidio e disastro colposo, non vede indagati.

La Procura ha dato il nulla osta per la restituzione delle salme ai familiari. Domani, 16 aprile, si terranno i primi funerali. A Sinagra (Messina) verrà dato l’ultimo saluto a Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane del disastro.

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