Caso Regeni, cruciale l’udienza di oggi 16 aprile. Ecco perché

Caso Regeni per i genitori il documentario è un “depistaggio” contro Giulio

Caso Regeni, cruciale l’udienza di oggi 16 aprile. Attesa per la deposizione dell’ex ambasciatore italiano al Cairo

Grande attesa per l’udienza di oggi per il caso Giulio Regeni. In aula si ascolterà, davanti alla Corte d’Assise di Roma, un teste importante, l’ex ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, il quale, probabilmente sarà chiamato a spiegare il perché dell’enorme ritardo con cui venne data la notizia del ritrovamento del corpo senza vita del ricercatore friulano.

“Sta venendo fuori man mano nel dibattimento pubblico quello che qualsiasi persona per bene sapeva già.  – ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore dei presidii di Articolo 21 e presente a piazzale Clodio insieme ad una delegazione della nostra associazione – Giulio Regeni è stato sequestrato e ammazzato dal regime, poi hanno tentato di infangarlo come è accaduto tante altre volte, ricordo per tutte la storia di Peppino Impastato.  Ora sta venendo fuori quello che è accaduto, Giulio era un ragazzo curioso, voleva solo scoprire nuove culture, studiarle e viaggiare. Noi di Articolo 21 saremo qui con i suoi familiari finché non ci sarà e giustizia, perché non è un affare di famiglia ma un affare che riguarda la dignità della Repubblica Italiana”.

Nella scorsa udienza, Claudio Regeni, papà di Giulio, ha dichiarato: “La persona che ha tradito Giulio è stato il sindacalista (Mohamed Abdallah, ndr). Questo aveva amareggiato la docente della American University del Cairo dove mio figlio collaborava”.

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Invece, un’amica di Giulio ha raccontato: “L’ultima volta che ci siamo sentiti, il 16 gennaio del 2016 via chat, mi ha detto che in Egitto c’era moltissima repressione politica ed era contento di tornare a Cambridge in primavera”. Sempre in aula, la testimone ha poi riferito dell’incontro avuto col ricercatore nel Natale del 2015: “Ci siamo visti, mi ha raccontato della sua ricerca al Cairo, che stava passando molto tempo con i venditori ambulanti, che teneva un profilo molto basso, che era molto stancante”.

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