Caso Ginnastica, Maccarani e Tishina deferite: cosa rischiano

La procura della Federginnastica ha deferito le due allenatrici

La procura della Federginnastica, nelle ultime ore, ha deferito le due allenatrici Emanuela Maccarani e Olga Tishina nell’ambito dell’inchiesta per i presunti abusi all’Accademia internazionale di Desio.

Nell’atto si parla di “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici”.

Prima che scoppiasse il caso ginnastica, con le rivelazioni di Nina Corradini e Anna Basta, Emanuela Maccarani era la D.T della Nazionale italiana di ginnastica con la Tishina sua assistente.

Nelle ultime settimane è stata sollevata dall’incarico, ma in virtù della fiducia delle ginnaste continua ad allenare a Desio.

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Ora che succede? Non si mette bene per Maccarani e assistete. Entro 10 giorni il tribunale deve fissare l’udienza che non potrà svolgersi prima di venti giorni e non oltre i novanta.

Cosa succede ora alla Maccarani?

Nell’arco dei prossimi mesi si saprà quindi se la Maccarani e la Tishina verranno assolte o condannate. In questo caso si parla di pene che vanno dall’ammonizione, alla radiazione fino alla sospensione per due anni.

In questi mesi l’ormai ex D.T si è sempre professata innocente. In una recente intervista a Corriere ha spiegato:

«Però mi devono spiegare perché: cosa ho fatto? E a chi? A quel punto sentiranno la mia risposta. C’è una scuola, c’è un metodo, vinciamo da vent’anni. Non è per niente banale. Se le emozioni le tiri fuori, le provi. Io non ho mai maltrattato nessuno. La ritmica è uno stato d’animo. Le ginnaste azzurre sono belle, leggiadre, armoniose. Impossibile fingere».

 

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