Ginnastica, l’ex allieva contro l’allenatrice Fogliata: “Mi faceva leccare lo yogurt da terra”

Nuove rivelazioni emergono dopo il provvedimento a carico dell’allenatrice 30enne

Stefania Fogliata, allenatrice di ginnastica ritmica, nelle ultime ore è stata interdetta dalla palestre di tutta Italia con l’accusa di violenze psicologiche e fisiche.

Dopo il provvedimento è così arrivata anche una terribile testimonianza da parte di un’ex atleta a seguito della sospensione della Fogliata su ordine del Gip di Brescia.

In totale, a suo carico, sono 25 le testimonianze tra ginnaste, genitori e vari testimoni.

A Corriere della Sera lla testimone ha spiegato: : «Le sberle ho cominciato a prenderle a 9 anni, quand’ero debole e impotente. Da lei ricevevo pressioni continue sul peso con domande e messaggi su quanto e cosa avessi mangiato. Un giorno mi vide in palestra con uno yogurt e disse alle mie compagne: “Tu mangi queste schifezze. Vedete, questa è la m… che avete dentro: adesso devi leccarla dal pavimento così capisci”».

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Il Gip Francesca Grassani ha scritto: «Dalla lettura dei verbali di sommarie informazioni e dalle visioni delle video registrazioni delle audizioni protette, emerge il comune denominatore delle ragioni della decisione di denunciare. Ovvero l’esasperazione per le condotte dell’indagata, vissute come ingiuste non già perché disallineate rispetto alle aspettative e alle ambizioni personali delle allieve. Ma proprio perché percepite come esclusivamente punitive e umilianti»,

L’allenatrice era responsabile dalla palestra di Calcinato nel Bresciano. «Adottava un regime di alimentazione rigido. Soprattutto dando indicazioni alla segretaria e collaboratrice di dare meno cibo ai pranzi. E tempestando le ragazzine con continui messaggi al fine di indurle a mangiare sempre meno. E di inviare fotografie per verificare la loro linea fisica», scrive il gip.

Intanto, la testimone che ha parlato sarebbe una ex promessa della ginnastica arrivata anche a confidarsi con la Maccarani in quanto atleta della Nazionale.

Emanuela Maccarani agli investigatori ha confermato di aver incontrato la famiglia «senza che le venissero forniti dettagli circa i maltrattamenti, se non il riferimento a una “sberla data e da lei non accettata”».

Il presidente della Fgi Gerardo Tecchi afferma di «aver chiesto notizie a Maccarani sui motivi del ritiro. Lei mi spiegò che si trattava di ragioni familiari insormontabili. A novembre la procura mi ha informato sui fatti chiedendomi il silenzio per non interferire nelle indagini. Sono comportamenti intollerabili, la federazione è vicina alla ragazza e pronta in qualunque modo ad aiutarla a tornare in pedana».

La Federginnastica interviene sulla Fogliata

Con un comunicato stampa la Federazione ha preso le distanze dall’allenatrice.

«L’allenatrice non è a contratto con la Federazione e pertanto non è tecnico federale, è soltanto in possesso di un attestato come tecnico societario dal 2020. La sua società è un soggetto privato autonomo e non sotto il controllo diretto della Federazione. A fronte del provvedimento della Procura di Brescia, anche la Procura federale fa sapere che disporrà una misura interdittiva nei confronti della tecnica. In attesa di avere un quadro completo delle indagini, sarà valutata pure la posizione della società sia a titolo di responsabilità oggettiva che diretta per omessa vigilanza su quanto compiuto all’allenatrice».

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