Caso Emanuela Orlandi, interviene il cardinale Parolin: “L’intento del Vaticano è fare chiarezza”
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, è intervenuto sulla questione relativa al caso Emanuela Orlandi. In due dichiarazioni, il prelato ha parlato sia sulla riapertura del caso sia sul rifiuto di Pietro Orlandi e dell’avvocato Sgrò di fornire le fonti delle prove presentate.
“Ho visto che ci sono state anche critiche all’iniziativa del Papa ma l’idea della Santa Sede è quella di arrivare a chiarire, vedere quello che è stato fatto nel passato sia da parte italiana, sia da parte vaticana, e capire se c’è qualcosa ancora da fare”, ha spiegato. “Credo che lo si debba innanzitutto alla mamma che è ancora viva e soffre molto“, ha concluso Parolin.
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Sulla mancata collaborazione, ha detto Parolin: «Siamo molto sorpresi che non vi sia stata collaborazione perché questo avevano chiesto: allora perché adesso tirarsi indietro in maniera così brusca? Il nostro intento è quello di arrivare veramente a chiarire. Ho visto che ci sono state anche critiche all’iniziativa del Papa ma l’idea della Santa sede è proprio quella di arrivare a chiarire, vedere quello che è stato fatto nel passato sia da parte italiana, sia da parte vaticana e vedere se c’è qualcosa ancora che si può fare di più sempre con questo scopo, arrivare a chiarire, credo che lo si debba innanzitutto alla mamma che è ancora viva e soffre molto, lo facciamo con le migliori intenzioni».
Papa Francesco, che dopo aver salutato i gruppi della Divina Misericordia presenti in piazza San Pietro la scorsa domenica ha risposto alle illazioni su Giovanni Paolo II: “Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di san Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”.
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