Madonna di Trevignano, il comune ordina la demolizione della teca

Madonna di Trevignano

Madonna di Trevignano, il comune ordina la demolizione della teca e degli arredi perché abusivi

Dopo il caso scoppiato intorno alla statua della Madonna che piangerebbe sangue e alla veggente che riceverebbe messaggi dalla Madonna, arriva l’ordinanza del comune di Trevignano, in cui si chiede la demolizione della teca in cui è custodita la Madonna e degli arredi che vi sono stati posti nelle vicinanze. Si tratta di panche e altri arredi, che servono ad accogliere i fedeli, i quali ogni 3 mesi si radunano sul luogo per pregare il rosario e sentire dalla veggente Gisella Cardia, vero nome Maria Giuseppa Scarpulla, i messaggi della Madonna.

L’ordinanza di demolizione del comune dà tempo 90 giorni alla Onlus Madonna di Trevignano per la demolizione in via Campo Le Rose. Se ciò non verrà fatto, l’onlus verrà sanzionata e i beni e l’area saranno acquisiti a patrimonio comunale.

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Riferisce Skytg24 che la Procura di Civitavecchia e di Colleferro ha aperto un’indagine contro ignoti per “abuso di credulità popolare”, mentre sui presunti miracoli si è mossa la diocesi di Civita Castellana con un’indagine religiosa. Inoltre, si legge sempre su Skytg24, che “l’8 maggio Maria Giuseppa Scarpulla dovrebbe comparire al tribunale di Patti (Messina) per il procedimento sulla bancarotta fraudolenta, per il fallimento della sua impresa di maioliche in Sicilia”.

Fonte immagine: https://twitter.com/AngeloSab82/status/1645473321549430787/photo/1

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